Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – E adesso il “5”. Dando per scontata la riconferma di Nicevic, manca un solo tassello per completare la nuova Orlandina edizione 2016/2017 che rappresenterà lo sport nel centro paladino a livello di club, insieme alla Costa d’Orlando e alla Nuova Agatirno per il basket, all’Esperia in Serie A2 di pallamano e alle due compagini di volley, maschile e femminile. Infatti, per la prima volta dopo 70 anni di storia, Capo d’Orlando non sarà rappresentata dal calcio dopo la cancellazione deUa Nfc Orlandina dai quadri federali. La firma di Janis Berzins, giovane ala proveniente dal VEF Riga e nazionale lettone, ha scaldato non poco una tifoseria sempre in ebollizione e che ha atteso, con pazienza, gli ultimi acuti di una campagna acquisti che ha visto riportare a casa Drake Diener e Dominique Archie, arrivare i nuovi volti Bruno Fitipaldo, Antonio Iannuzzi e Janis Berzins, riconfermare Tommaso Laquintana, Zoltan Perl, Vojislav Stojanovic (oltre a Sandro Nicevic) e che adesso attende l’ultimo acuto: il centro titolare. Un ruolo importante, sulla cui scelta non si potrà sbagliare anche per non far sfumare un tesseramento extracomunitario con il rischio di bruciarne uno. Infatti la scelta di virare su Berzins, la cui occasione si è presentata in pochi giorni, ha completato il pacchetto dei quattro europei da tesserare e, con i cinque italiani che saranno sistemati con il ritorno di Nicevic e l’inserimento di un paio di giovani della Under 18, si attende la firma del nuovo pivot, che sarà un americano. Se vicino alle caratteristiche di Hunt o di Oriakhi (diversi già loro in riferimento ai due centri visti a Capo d’Orlando rispettivamente due ed una stagione fa) si vedrà. L’identikit chiesto da coach Gennaro Di Carlo è quello di un “5” che occupi il perimetro con personalità, forza, grinta e che, al contempo, produca in attacco e abbia una certa mentalità difensiva. Caratteristiche non proprio insite, in toto, in Jared Bergrren che, dopo i “rumors” pre-ferragostani, sembra allontanarsi dalla possibilità di tornare in Italia (forse anche Brescia si mette da parte e punta su un altro obiettivo). Certo va individuato l’uomo giusto ma dando anche un occhio ai costi e al budget da rispettare ed anche questo è un aspetto che ha fatto prolungare l’attesa. In fin dei conti, quando la stagione sta per partire un po’ per tutte con i ritiri pre-campionato, alcuni tasselli mancano a quasi tutte le concorrenti deli’Orlandina ad eccezione dell’Olimpia Milano che, scudetto appeso al petto, ha costruito uno squadrone che sarà chiamato a fare la voce grossa anche in Europa.