Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Giornata di silenzio e di dolore in casa Orlandina. Nessuno ha voluto parlare nel giorno dell’ultimo saluto a Lorenzo De Lise, già in forza ai biancazzurri nella stagione 2012/13 in Legadue (in precedenza nel settore giovanile) ed i cui funerali, eccezionalmente, si sono svolti al palasport della sua Cefalù ieri pomeriggio e dove, ventiquattro ore prima, era stata allestita la camera ardente. Vittima di un incidente stradale avvenuto domenica mattina, la vicenda di “LoIlo” ricorda quella di un altro promettente atleta dell’Orlandina, il play Giuseppe Valenti, deceduto sempre a seguito di un incidente con la moto l’8 giugno 1980 ed i cui funerali si svolsero al palasport del lungomare Andrea Doria, allora da un anno inaugurato e allo stesso giovane poi intitolato. Il ds Giuseppe Sindoni non si ferma nella ricerca di quel centro titolare che sta diventando un autentico tormento. Ormai si tratta di una lunga telenovela avviata ai primi di maggio, all’indomani della conclusione dello scorso campionato quando la società chiese ad Alex Oriakhi la riconferma con adeguamento del contratto precedente in scadenza. L’atleta, nigeriano di origine e, quindi, Cotonou, lasciò tutto in sospeso e chiudendo l’annata ai Bucaneros, nel massimo campionato venezuelano, con il quale raggiunse la finale scudetto nei playoff. Il tira e molla andò avanti per diverse settimane e, poco prima della firma in Turchia di Oriakhi, l’Orlandina decideva di virare su un altro nome, un “5” che avesse determinate caratteristiche da applicare nel pick and roll, il gioco preferito dal nuovo play, l’uruguaiano Bruno Fitipaldo. Sono stati fatti diversi nomi, alcuni di grido come il lituano Tadas Klimavicius, in forza alla Telekom Bonn sino allo scorso anno ma che costa un po’ troppo o meno graditi alla piazza e, probabilmente, anche allo stesso staff tecnico, vedi Jared Berggren, che ha finito per firmare alla Leonessa Brescia e, sui social, sconsigliato persino da tifosi di Cantù e Trento che lo ebbero con loro nella scorsa stagione. Sta di fatto che il nuovo centro, un americano, non è ancora stato firmato ed i tempi si allungano anche se, a questo punto, la soluzione europea appare la più percorribile: infatti con un Usa o un extracomunitario in forza nel Vecchio Continente non si attenderebbe un paio di settimane invece di firmare un nuovo prospetto, proveniente dagli States ma che bisognerebbe poi attendere, a preparazione avviata, per il visto. Ma esiste un lungo di qualità in Europa, subito disponibile? Si scandaglia il campo e le ipotesi sono variegate mentre la squadra, sempre senza Nicevic (arriverà lunedì direttamente a Capo d’Orlando) e Perl (impegnato con l’Ungheria in vista delle gare di qualificazione agli Europei 2017), prosegue la preparazione dividendosi tra il lavoro atletico la mattina a Tripi ed il pallone nel pomeriggio al “PalaSerranò” di Patti dove, domenica, al cospetto del Basket Barcellona, ci sarà la prima uscita.