Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Primi allenamenti in sede ieri con l’Orlandina che ha iniziato la seconda settimana di lavoro dopo il riposo concesso lunedì da coach Di Carlo. Abbondante seduta atletica di mattina, pallone nel pomeriggio davanti ad un buon numero di tifosi che hanno sfidato la calura del “Pa-laFantozzi” e che hanno salutato il ritorno del capitano. Nicevic lunedì è regolarmente arrivato e si è messo a disposizione in particolare del preparatore atletico Salvatore Poma per accelerare i tempi e mettersi in linea con i compagni visto che ha saltato il ritiro di Tripi. Viceversa, Perl mancherà ancora un po’ considerato che le gare di qualificazione a EuroBasket 2017 con la sua Ungheria stanno per iniziare. Chiaramente tra i più attesi in stagione, oltre a Nicevic e al leader Diener, un altro dei pezzi forti del ritorno: Dominique Archie. «È molto bello essere di nuovo qui – dice l’ala grande, rientrata a Capo d’Orlando dopo quattordici mesi da quando, era fine aprile 2015, andò a concludere quella stagiona a Ostenda dove, in un anno e poco più, ha vinto tutto in Belgio -. Sono stato molto felice nei due anni in cui ho giocato a Capo d’Orlando, il primo in A2 e l’altro in Serie A e non vedevo l’ora di rientrare per abbracciare la gente di qua, che amo. Quest’anno spero di potermi divertire a giocare, la squadra sono sicuro che darà sempre il massimo e vogliamo vincere ogni partita e credo che potrebbero arrivare risultati positivi. Ma, come ogni anno e per ogni campionato a questi livelli, dobbiamo lavorare duramente per raggiungere i buoni risultati alla fine della stagione». Tra cadetti e massima serie, in tutto cinque stagioni in A e quattro nella categoria inferiore, Archie è il terzo marcatore ali time dell’Orlandina, preceduto solo da chi ha trascorso un biennio a Capo d’Orlando: Keith Carter (Legadue 2001/02 e A nel 2005/06) e Yegor Mescheriakov (Lega Due 2001/2003). «Sinceramente non lo sapevo – risponde Archie – e neanche faccio molta attenzione a questi numeri: se dovesse succedere bene, altrimenti andrà bene comunque, l’importante è che sarà l’Orlandina a raggiungere gli obiettivi». Intanto prosegue la caccia al centro titolare che dovrà sostituire Oriakhi e completare il quintetto tipo. Un obiettivo era Tadas Klimavicius che, però, in uscita dalla Telekom Bonn, qualche giorno fa ha firmato in patria con il Neptunas Klaipeda. Ma il lungo lituano (più un’ala grande che un centro puro in verità), era stato lasciato dopo l’operazione che ha portato in biancazzurro il talento lettone Berzins e con la guardia-ala dalla panchina comunitaria, a quel punto era chiaro che l’obiettivo del “5” fosse un extracomunitario. Il discorso sarebbe stato diametralmente opposto se, invece, si fosse scelto un “2/3” americano o extracomunitario e, a quel punto, il pivot doveva essere un comunitario.