Francesco Cammuca – LiveSicilia
CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La sensazione di vivere un’altra grande stagione, nella solita cornice di pubblico spostata dal “tempio” del PalaFantozzi ad un teatro vero e proprio. Al “Rosso di San Secondo”, con uno sguardo sullo splendido lungomare, ha preso ufficialmente il via la nuova stagione della Betaland Capo d’Orlando. Qualche novità, come le aggiunte al roster di nuovi giovani talenti come Bruno Fitipaldo e Janis Berzins o l’arrivo nello staff tecnico del navigato assistente Flavio Fioretti. Ma per il resto, la compagine biancoblu va avanti all’insegna della continuità, come dimostrano le conferme importanti, tra le altre, di capitan Sandro Nicevic e di alcuni giovani di grande talento come Laquintana, Perl (quest’ultimo fresco di qualificazione ai prossimi Europei con l’Ungheria) e Stojanovic, oppure i più che graditi ritorni di Dominique Archie e Drake Diener.
È stata la serata giusta per svelare al pubblico la nuova Orlandina, che si accinge ad iniziare una stagione che si aprirà con la proibitiva sfida interna contro la EA7 Emporio Armani Milano. Una partita sulla carta molto complicata per i colori biancoblu, ma il direttore sportivo Giuseppe Sindoni, nell’intervista concessa in esclusiva a Live Sicilia Sport a margine della presentazione della squadra, ricorda con un certo piacere: “Nelle due passate stagioni battere Milano in casa nel mese di aprile è stata un po’ la sublimazione del raggiungimento dell’obiettivo stagionale. Quest’anno sarà tutto completamente diverso, il timing è più tosto, Milano non sarà sicura del primo posto come negli ultimi precedenti. Per loro sarà una gara importantissima, il loro roster è già completo da tempo. Vedremo cosa accadrà, noi dal canto nostro siamo pronti a fare lo sgambetto a un gigante”.
Con Sindoni abbiamo parlato proprio del clima che si è respirato nel nuovo abbraccio tra l’Orlandina e la gente di Capo d’Orlando: “Siamo una grande famiglia, onestamente è stato un gran colpo d’occhio. C’è fame di pallacanestro come ogni anno, il mese di settembre è chiaramente per gli appassionati quello dell’attesa, si parte con l’attività anche se non ancora agonistica. Credo che ci sia grande attesa e ritengo che Capo d’Orlando sia pronta per l’inizio della stagione”. E in questo senso, i ritorni di Archie e Diener rafforzano il concetto: “Noi siamo un popolo che vive di emozioni, i ritorni hanno sempre avuto un sapore speciale per noi del club e per la gente. Dom e Drake rappresentano mosse di mercato importanti prima di tutto, Diener è stato MVP della serie A e Archie ha fatto benissimo in Belgio. Questo dimostra che il club si muove prima di tutto bene sul mercato”.
A proposito di mosse di mercato, l’arrivo di Bruno Fitipaldo ha subito destato sensazioni positive, a giudicare dai primi scrimmage svolti sia in ritiro che al PalaFantozzi: “Credo che Bruno si sia introdotto da solo nelle prime settimane tra allenamenti e partite. È un condottiero, lo abbiamo scelto per le sue abilità di leader e per la sua capacità di adattarsi in un ambiente caldo. Ovviamente è al suo primo anno in Europa, ma siamo convinti che possa guidare l’Orlandina in questo campionato nonostante ci siano delle differenze e delle complicazioni nel passaggio dal Sudamerica all’Europa”. Non si può non parlare dell’arrivo del nuovo pivot, che quasi certamente sarà Pittman, e in questo senso Sindoni si sbottona: “Abbiamo scelto di aspettare tanto perchè la squadra che abbiamo allestito ci piace tantissimo e volevamo completarla nel migliore dei modi. Sappiamo che le nostre possibilità sul mercato non sono straordinarie, quindi dobbiamo fare sempre scelte oculate. Quest’anno puntiamo su un giocatore d’esperienza internazionale per completare al meglio il trio di americani. L’attesa nasce da questa volontà e credo che stia per terminare”.
In chiusura, abbiamo voluto chiedere a Peppe Sindoni quali fossero le sue sensazioni per la Betaland Capo d’Orlando che verrà. Questa la sua risposta: “Le sensazioni sono buone, la nostra intenzione è quella di giocare una pallacanestro molto dinamica con i tanti giovani che abbiamo a disposizione, con l’obiettivo di diventare sempre di più una squadra perimetrale”.