Alberto Corìele – La Provincia di Varese
VARESE – Sarà una notte speciale. Sarà la notte di Rolando Howell, che Varese e Capo d’Orlando ricorderanno mano nella mano, giocando a pallacanestro. Entrambe le società sono legate dal ricordo di Howell, scomparso a 34 anni il 29 giugno scorso per delle complicanze relative ad una frattura cervicale.
La prima volta nel 2004 – Noi Rolando lo vogliamo ricordare anche attraverso le parole di Peppe Sindoni, direttore sportivo dell’Orlandina, che stasera sarà a Masnago: «Per noi qussta serata ha un sapore veramente dolce e amaro allo stesso tempo. Dolce perché è bello ricordare un ragazzo che per noi ha fatto tanto, amaro perché il finale lo conosciamo tutti. Rolando ha vissuto con noi da protagonista quelle che sono tuttora le stagioni più belle ed importanti della nostra breve, ormai non più brevissima, storia». Due stagioni, quella del 2004-2005 e quella del 2007-2008, che restano tra i ricordi più belli della società siciliana: «Penso alla prima, ormai dodici anni fa in cui vincemmo il campionato di LegaDue e la Coppa Italia. Una stagione in cui vincemmo 27 partite perdendone solo 3, e resiste tuttora come record di quel campionato. Rolando tornò nel 2007-2008, nove anni fa, con Meo Sacchetti in panchina: arrivammo alle Final Eight di Coppa Italia, poi centrammo una qualificazione storica ai playoff, per la prima volta nella storia della società. Questi rimangono gli anni più belli della nostra storia, ad accomunarli c’è stata la presenza di Rolando, che ha sempre dimostrato doti umane speciali. Lui ha un posto nel cuore di tutti gli orlandini, ne sono sicuro. Ricordo quando arrivò qui a Capo d’Orlando, in A2, e lui era un rookie, era la sua prima esperienza fuori dagli States. Ognuno di noi ricorda la sua crescita tecnica ed umana. Sarà bello dunque dedicare una serata al suo ricordo».
La mobilitazione – L’Orlandina, come società, si era prontamente attivata per sostenere le cure di Rolando, dopo la caduta e la frattura cervicale: «Nel momento in cui Rolando era appeso ad un filo, abbiamo aderito subito all’appello lanciato da sua moglie per una raccolta fondi. Per questo motivo, abbiamo utilizzato tutti i nostri canali per mobilitarci affinché fosse possibile essere d’aiuto. Purtroppo con la morte di Rolando non si è più rivelato necessario. Dopo la caduta, sapevamo fosse in condizioni molto gravi, disperate. Per questo abbiamo desiderato fin da subito ricordarlo nel modo migliore. Il 15 settembre scorso, durante la presentazione della squadra, abbiamo dedicato un momento dell’evento al suo ricordo, ed è stato davvero molto toccante. Successivamente, abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Lega Basket di osservare un minuto di silenzio nel giorno dell’esordio in campionato, il 2 ottobre prossimo in casa contro Milano. E chiaramente questa amichevole con Varese, che condivide con noi la memoria di un giocatore e di un ragazzo straordinario, sarà un altro momento importante e significativo per pensare a lui».