Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Il countdown è iniziato. Capo d’Orlando attende il sesto esordio in Serie A dell’Orlandina domenica sera, al “PalaFantozzi”, contro Milano e, malgrado la diretta televisiva su Rai Sport delle 20,45, la prevendita procede a gonfie vele. Nei cinque precedenti contro le “scarpette rosse” la tensostruttura di piazza Bontempo è stata sempre esaurita. Dopo i due giorni di riposo concessi da coach Di Carlo seguiti alla doppia amichevole in Lombardia, la squadra ha ripreso ad allenarsi ieri mattina e l’organico lavora al completo con l’obiettivo, visto che non c’è nulla da perdere alla prima giornata, di compiere una impresa, quella di sgambettare i campioni d’Italia in carica per la terza volta di fila. Da parte sua l’Emporio Armani ha problemi solo di abbondanza malgrado la sicura assenza di Raduljica per infortunio e, come si leggeva sulla Gazzetta dello Sport lunedì, in un editoriale di Umberto Zapelloni a commento della fresca conquista della Supercoppa «l’Olimpia EA7 è un’arma illegale per l’Italia, un’arma potente per tentare l’assalto all’Europa…Dopo anni di tentativi, Milano sembra aver finalmente operato sul mercato in modo saggio e intelligente, spendendo ma non sperperando e aggiungendo, oltre a tanta qualità, anche parecchio cuore». Persino un “totem” come Alessandro Gentile ha un minutaggio ridotto ed ha pure perso i gradi di capitano, l’organico di Milano in questa stagione ha non solo l’obiettivo di stracciare la concorrenza in Serie A ma, soprattutto, quello di puntare in alto in Eurolega. Complicata ma affascinante la sfida, quasi impossibile ma non è detto, su questo si basa la forza di volontà dell’Orlandina di sovvertire il pronostico, certamente avverso alla vigilia della prima palla a due. I precedenti alla prima giornata non sempre hanno sorriso ai paladini. Il primo, in assoluto, in Serie A (2005/2006), al “PalaFantozzi” registrò la vittoria della Montepaschi Siena (69-78) che non era ancora la corazzata che dominò negli anni a venire. Il primo successo nel 2006/2007 con l’Orlandina di coach Perdichizzi che sbancò Avellino (72-83) malgrado il divorzio, del giorno prima, con il capitano Enzo Esposito. Nel 2007/2008 la prima di coach Meo Sacchetti fu parecchio sfortunata: al “PalaFantozzi” passò la Virtus Bologna (84-88) ma pesarono le assenze degli infortunati Pozzecco e Slay. Poi, nel ritorno in A, nel 2014/15 ancora una battuta d’arresto interna al cospetto di Pistoia (71-74), infine l’anno scorso il brillante esordio, sempre in casa, battendo Cantù 73-65. Il conto, pertanto, è di 2-3. Intanto non si sono sopite le polemiche a seguito della presentazione ufficiale del campionato svoltasi lunedì pomeriggio al “Mediolanum Forum” di Assago. Infatti, a differenza degli altri anni, non sono stati fatti salire sul palco per dire la loro i giocatori e, soprattutto, gli allenatori presenti, compreso Di Carlo. Solitamente i sedici tecnici, nello spazio di trenta secondi, esprimevano la loro opinione sul torneo e gli obiettivi delle loro squadre. Argomento che sarà oggetto di discussione nell’Assemblea di Lega in programma domani a Roma.