Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Sognando un’impresa. L’Orlandina si aggrappa alla cabala e al classico detto “non c’è due senza tre” per cullare il sogno di battere Milano all’esordio in campionato. Sin dagli anni ’80 in poi e prima dell’approdo in massima serie, neanche il più incallito ed ottimista dei tifosi, davanti ad una società che aveva vinto, dal 1978 al 2004, quindici campionati fra discese e risalite, poteva solamente fantasticare che, un giorno, l’Olimpia Milano dei 27 scudetti, 5 Coppa Italia, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Korac ed una Coppa Intercontinentale, potesse mettere piede a Capo d’Orlando, se non di passaggio o per una eventuale passerella. Ed invece, domenica sera, ci sarà il sesto confronto in A che, al momento, vede le “scarpette rosse” avanti ma non di molto: 3-2. La prima volta in assoluto e con un “PalaFantozzi” dove non entrava neanche uno spillo, il 5 marzo 2006: dopo un meraviglioso primo quarto, sotto la spinta di Marque Perry, l’Orlandina di coach Perdichizzi lasciò spazio ai campioni di Milano e l’Armani Jeans si impose (84-100). Molto più combattuta ed incerta la seconda sfida, il 30 dicembre 2006: ancora un exploit di Milano ma sul filo di lana (67-69). Olimpia ancora più forte anche il 3 febbraio 2008 nella magica annata con ds Gianmaria Vacirca e coach Meo Sacchetti. Quella Pierrel si preparava a partecipare, per la prima volta, alla Final Eight di Coppa Italia e davanti a Milano, che si impose nettamente (61-88), non c’erano i due esterni e principali terminali offensivi: l’infortunato Slay e proprio il cavallo di ritorno Drake Diener che, con 19 punti di media, stava preparando le valigie per il trasferimento in corsa alla Mens Sana Siena. Dopo la ripartenza i due miracoli sportivi con altrettante vittorie dell’Orlandina. Il 19 aprile 2015 si giocò una gara quasi senza interessi: l’Orlandina aveva appena conquistato la salvezza matematica, Milano la certezza del primo posto in regular season. I biancorossi si presentarono senza qualche titolare e l’Orlandina piazzò la stoccata vincente (71-57). Di ben altro significato il secondo successo, lo scorso 3 aprile e che costituisce, attenzione, anche l’ultima vittoria dei paladini in ordine di tempo (la Betaland perse le successive e ultime quattro giornate). Con una Orlandina quasi salva e Milano non ancora sicura del primo posto fu una battaglia con tanto di infortunio di Alessandro Gentile nel secondo quarto ma Orlandina sempre avanti e che chiuse sul 78-71 per una nottata di festa in tutto il paese. Come detto da allora mancano le vittorie in gare ufficiali e si sogna il grande colpo nella più “impossibile” delle trenta partite in programma. Ma tant’è, sognare non costa nulla e non c’è nulla da perdere visto che si è appena all’esordio. Oggi pomeriggio prima conferenza stampa della stagione per presentare la gara: nella sala “Daniele Di Noto” ci saranno coach Gennaro Di Carlo e Sandro Nicevic.