Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Una impresa titanica da portare a compimento in quaranta minuti complicati ma, al tempo stesso, affascinanti. Si alza il sipario oggi sul campionato di Serie A numero 95 e Capo d’Orlando lo affronta per il secondo tris consecutivo: dopo il triennio 2005/2008, c’è in corso quello che si è aperto nel 2014. Al “PalaFantozzi” (palla a due alle 20.45, posticipo di lusso della prima giornata con diretta su Rai Sport) arriva la corazzata EA7 Milano, la squadra più forte del panorama nazionale, che oltre ad essere la superfavorita per il bis scudetto, lotterà per un posto al sole nella durissima e nuova Eurolega, al via tra 10 giorni. Capo d’Orlando sa di avere una sola “arma” a disposizione, neppure tanto segreta. Non tanto per sovvertire il pronostico ma, almeno, per provare a giocarsela. Quella di lottare, con energia e coraggio, su ogni palla, prestando la massima attenzione sui tanti fuoriclasse (anche se per questo esordio ne mancheranno tre) che indossano le “scarpette rosse”. I biancazzurri devono mettere sul parquet grinta e il giusto atteggiamento per rendere euforico e caldo l’ambiente e creare quel clima da leale “corrida” sportiva in grado di disorientare e mettere in difficoltà la fortissima Milano. Improponibile il confronto tra le due squadre o a livello di individualità: Milano ha in organico 14 giocatori (8 stranieri) che in Italia partirebbero ovunque in quintetto, giocando 25-30 minuti di media. Al di là delle assenze annunciate, è una squadra che più di quanto è avvenuto nel recente passato, può schiacciare gli avversari come per un lungo periodo ha fatto la Montepaschi Siena. Non è ovviamente contro Milano che l’Orlandina deve prendersi i punti che le servono per ottenere la salvezza, che resta sempre il primo obiettivo da centrare. Ma se nello sport la tradizione una certa importanza ce l’ha sempre avuta, per l’appassionato popolo biancazzurro non resta che aggrapparsi all’esito degli ultimi precedenti. Le due storiche vittorie ottenute al “Pala Fantozzi” il 19 aprile 2015 ed il 3 aprile 2016 infondono speranza nei tifosi, mentre i più scaramantici hanno rispolverato il consueto detto “non c’è due senza tre”. Coach Gennaro Di Carlo – atteso a un nuovo esame dopo la splendida rimonta salvezza della scorsa stagione – non guarda a questi numeri confortanti ma, con l’organico al completo, ha solo cercato di preparare la migliore partita possibile davanti alla superpotenza del campionato. Non ci saranno stravolgimenti: in linea di massima le indicazioni del precampionato saranno confermate e quindi lo “starting five” sarà composto da Fitipaldo in regia, Diener e Stojanovic esterni, Archie ala grande e il nuovo arrivo Delas centro. Dalla panchina, con un minutaggio importante, usciranno il play Laquintana, atteso alla definitiva consacrazione, il giovane lettone Berzins, che può diventare una delle rivelazioni dell’annata e l’eterno Nicevic. Ma una mano importante la daranno anche l’ungherese Perl e il pivot Iannuzzi, atteso con curiosità all’appuntamento con la Serie A. Anche l’Orlandina può, quindi, contare su dieci giocatori da poter ruotare sul parquet. Una squadra a trazione europea, con ben cinque giocatori dell’est (compreso Nicevic) e due soli americani, più un uruguaiano. Inutile aggiungere che nella Capo d’Orlando che vive di “pane e pallacanestro” l’attesa è spasmodica. Non solo per la presenza della stellare Milano, ma soprattutto per vedere all’opera la nuova squadra dei sogni. Malgrado la diretta televisiva la prevendita è proseguita a ritmo molto sostenuto e stasera, per questa serata di gala, c’è da attendersi il tutto esaurito.