Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Saranno valutate probabilmente oggi le condizioni di Drake Diener, primo infortunato eccellente in casa Orlandina in un avvio di stagione che, sino al 3′ del primo quarto di Betaland-Milano di domenica, aveva praticamente lasciato quasi vuota l’infermeria. Il dolore all’inguine e con la guardia americana che ha chiesto subito il cambio, e senza più rientrare, non lascia presagire cose positive anche se sarà il responso medico a stabilire i tempi di recupero. «Una brutta tegola – ha detto un pur sorridente presidente Enzo Sindoni nel post match in un locale pubblico con presenti anche tecnici e giocatori -. Me la sarei voluta giocare con il nostro Drake sino in fondo e sono soddisfatto della prestazione della squadra. In particolare, come piace a me, ammiro sempre maggiormente quando in campo si mettono cuore, grinta, attaccamento ai colori. Doti che tutti i nostri giocatori hanno dimostrato, oltre ad una ottima gara, dal punto di vista tecnico, che ci ha visto in testa praticamente sino a poco meno di 5′ dalla fine contro la compagine più forte del campionato». Nessun commento, se non un sospiro, sul canestro di Cinciarini, quello che sarebbe arrivato, con un pallone gettato quasi a casaccio dal capitano biancorosso, allo scadere dei 24″: un’azione non casuale, secondo coach Di Carlo è quella che ha determinato il cambio di inerzia di un match che stava vedendo l’Orlandina primeggiare e Milano affidarsi alla classe di qualche singolo per restare in partita. Sugli spalti del “PalaFantozzi” anche Gianmaria Vacirca, che ha trascorso il week-end a Capo d’Orlando, salutato da tutti che non hanno dimenticato il ds della meravigliosa stagione 2007/08 della Final Eight di Coppa Italia e dei playoff. «L’Orlandina – ha detto “Giamma” – ha giocato benissimo, peccato per l’infortunio a Diener e ritengo che ha un potenziale di squadra che può raggiungere la salvezza». Un solo appunto per Vacirca, come rimarcato anche da altri tifosi “locali”: il pubblico, eccezionale, fantastico quanto si voglia, ma un po’ troppo da “salotto” nei momenti decisivi della gara. «Quando si è avanti di dieci, anche dodici lunghezze, contro Milano, il “PalaFantozzi” deve diventare una bolgia per disorientare l’avversario». Ricordando che anche Repesa non era soddisfatto, sostenendo che la sua Olimpia a lungo ha giocato male come evidenziato anche dalle 18 palle perse, la grande sfida va in archivio con questo rammarico: anche senza Diener Capo d’Orlando poteva vincere e un altro dato importante è stato il dominio a rimbalzo di Milano, visto che Delas si è caricato di falli e Nicevic non è ancora al massimo della condizione. Non va sottaciuto, infine, che in prima fila, sulla tribuna numerata, era presente Gianluca Basile che ha seguito con attenzione e aplomb la gara. Non sono stati pochi i tifosi che sui social hanno ridato l’ennesimo incoraggiamento al “Baso” per un ritorno sul parquet. D’altronde, viste le rotazioni tra gli esterni limitate per l’infortunio di Diener, la corsa, la difesa, la saggezza e magari qualche tripla del grande campione di Altamura, domenica sera sarebbero servite, eccome. Su questo punto nulla è ancora certo: Basile non ha annunciato ufficialmente il ritiro e il presidente Sindoni ha già dichiarato che la sua maglia numero 5 è conservata e pronta all’uso, eventualmente.