Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Tira un sospiro di sollievo l’Orlandina. Gli esami strumentali ai quali è stato sottoposto ieri Drake Diener, dopo l’infortunio subito domenica dopo appena tre minuti della gara contro Milano, hanno escluso la presenza di lesioni muscolari all’adduttore della coscia destra. «La guardia statunitense – rende noto l’ufficio stampa della società – ha accusato un risentimento muscolare e dovrà osservare ora sette giorni di riposo assoluto prima di procedere con il lavoro differenziato in palestra. Le condizioni di Diener verranno valutate giorno per giorno». Sin qui il comunicato. “Mandrake”, quindi, salterà sicuramente il match di domenica prossima a Mestre con Venezia e, una ipotesi ancora tutta da verificare, potrebbe rientrare lunedì 17 nel posticipo della terza giornata quando, al “PalaFantozzi”, sarà di scena la Fiat Torino, altra tappa di un calendario che, inizialmente, non sorride per nulla a Capo d’Orlando. Inizialmente le condizioni di Diener sembravano più preoccupanti. Non solo l’ex Sassari aveva dovuto lasciare il parquet ma, malgrado gli sforzi del fisioterapista Biagio Di Giorgio, era stato costretto a restare seduto, imprecando con poco e battendo spesso i pugni dalla rabbia, questo anche nel segno di quanto il giocatore ci tenesse alla partita. Per questo, sin da lunedì sera, sembrava certo un ritorno sul mercato visto che l’Orlandina può sfruttare il terzo tesseramento extracomunitario, magari firmando un americano che sarebbe rimasto anche quando Diener sarebbe rientrato. Visto l’esito degli esami è difficile che si procederà a cercare un altro esterno con punti nelle mani, magari sarà l’evoluzione delle condizioni della guardia di Fond du Lac a stabilirlo. Per tutta la preseason il lavoro della squadra era stato caratterizzato da assoluta tranquillità e solo una leggera distorsione alla caviglia di Stojanovic, nel quadrangolare di Caserta, aveva tenuto in apprensione lo staff tecnico ma non più di tanto. Adesso il primo infortunio serio della stagione che ha colpito il leader del gruppo, che certamente non è baciato dalla dea bendata. Intanto resta a Capo d’Orlando a curarsi Cedric Simmons che ha seguito, con la polo ed i pantaloncini di allenamento, la partita dietro la tribuna stampa insieme ai ragazzi non convocati. Il lungo americano, ma comunitario in quanto ha passaporto bulgaro, lavora alacremente per cercare di recuperare la condizione e tornare in campo dopo quasi due anni di assenza. «Un grande uomo – ha commentato il presidente Enzo Sindoni – Simmons si è messo a nostra disposizione e noi per lui. È contento di potersi curare a Capo d’Orlando e a noi fa piacere poter avere un elemento di grande affidabilità. Un giorno potrebbe giocare per l’Orlandina? Non lo so, magari guarirà e andrà da un’altra parte, in ogni caso quello che gli auguro è di poter tornare sul parquet forte come prima». Dopo il canonico riposo di lunedì la squadra ha ripreso ad allenarsi ieri in vista della complicata trasferta in laguna per la quale, giocoforza, contro una delle “big” del torneo (quest’anno molto più completa anche con la panchina lunga dove spicca l’ex McGee), le rotazioni fra gli esterni saranno ridotte.