Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – Tirato un grosso sospiro di sollievo per l’esito degli esami strumentali a Drake Diener, atteso al rientro nel posticipo della terza giornata, la Betaland si gode la sua linea verde. Infatti nel primo weekend di Serie A sono 10 i giocatori Under 22 (nati dal 1995 in poi) scesi sul parquet, con Capo d’Orlando che si afferma come “regina”: sono ben 3 i giovani in campo per i siciliani, tutti con almeno 15 minuti di utilizzo. Nella classifica stilata è proprio un giocatore paladino a guidare la classifica: il classe ’97 Vojislav Stojanovic, che resta in campo per 26 minuti, realizzando 9 punti. Gradino più basso del podio per Tommaso Laquintana (’95) che distribuisce 4 assist in uscita dalla panchina contro la corazzata Milano. «Non ho iniziato bene ma poi ho cercato di dare il mio contributo e penso di esserci riuscito – spiega il giovane playmaker di Monopoli – anche se purtroppo non è servito ad ottenere una vittoria che avremmo meritato. Peccato per quel canestro fuori tempo convalidato a Milano che ha rappresentato la svolta, anche perchè nel finale siamo arrivati cotti e non abbiamo retto l’urto. Speriamo di rifarci a Venezia». La trasferta in Laguna, però, sarà senza Diener, per il quale sono state escluse la presenza di lesioni muscolari all’adduttore della coscia destra. La guardia statunitense, tornata in maglia biancazzurra durante l’estate ma costretta a lasciare il parquet del PalaFantozzi dopo 3′ dalla palla a due della gara contro l’Olimpia Milano, ha accusato un risentimento muscolare e dovrà osservare ora 7 giorni di riposo assoluto prima di procedere con il lavoro differenziato in palestra. Sul piano societario, invece, per la prima volta nella storia del basket italiano, si è tenuto un “Integrity Day” finalizzato alla prevenzione del fenomeno del match fixing, iniziativa organizzata da Betaland Capo d’Orlando e Sportradar, società leader nel monitoraggio delle scommesse. «Il successo per noi è già arrivato – dichiara il presidente Enzo Sindoni -perché anche se la partnership con Betaland è nata poco più di un anno fa, guardando quello che abbiamo costruito insieme sembra essere molto più lungo. Noi abbiamo avuto grazie a Betaland la possibilità di presentarci davanti a quasi 2 milioni di spettatori con una maglia figlia proprio di un’iniziativa voluta da Betaland, è giusto sottolineare ciò che Betaland sta facendo per noi. Non solo non stacca il valore dell’etica dal lavoro che esercita, ma lavora nel campo delle scommesse proprio rilanciando l’etica». Un’operazione didattica a cui hanno partecipato i giocatori, i dirigenti e lo staff tecnico con lo scopo di informare tutti i presenti sui rischi e pericoli connessi alle frodi sportive attraverso una formazione capillare e profonda. Il workshop, alla presenza anche di coach Di Carlo, è stato condotto da Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar AG e da Carmelo Mazza CEO di Betaland, da poco sponsor anche del Bari calcio.