Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Una squadra che piace, a fronte della prima sconfitta e del complicato calendario che attende l’Orlandina nelle prossime due gare (Venezia fuori, Torino in casa). «Mi aspettavo la partita contro Milano proprio così come l’abbiamo giocata – è l’analisi del direttore generale Francesco Venza -. Sapevamo che loro hanno molto più di qualcosa rispetto a noi, eppure per 37′ abbiamo giocato alla pari contro i campioni in carica e quasi sempre in testa nel punteggio. Direi che è stato un ottimo inizio anche se non ha portato punti». Diener ko subito ma dalla sua uscita la squadra ha messo Milano in difficoltà con una difesa aggressiva e la velocità. «Sì, è vero, ma Diener è Diener e, soprattutto nel finale, certamente ci sarebbe stato utile. La sua prematura uscita è stata compensata dalla nostra ottima prestazione. Ritengo che la partita è svoltata su quel canestro di Cinciarini, oltre i 24 secondi, come le immagini hanno pienamente confermato e senza ombra di dubbi». Uno sguardo al futuro. «Non possiamo dire, dopo solo 40′ – prosegue Venza – dove possiamo arrivare, se al secondo posto o nelle ultime posizioni. I risultati della prima giornata hanno confermato che, in questa stagione, c’è un grande equilibrio, a parte Pesaro-Brescia dove, comunque, nel finale la neo promossa lombarda è rientrata. A parte Milano tutto può succedere. È logico che non siamo fortunati ad andare domenica a Venezia ma ci devi andare comunque, forse meglio adesso che dopo. E sarà un’altra prova del nove per la nostra squadra, senza Diener i cui esami medici ci consentono di nutrire un cauto ottimismo per il suo ritorno contro Torino. In ogni caso abbiamo davanti otto mesi di campionato». Che effetto le ha fatto, domenica, avere di fronte alla sua postazione Basile in jeans e maglietta a guardare la partita? «Cosa c’è nella testa di Gianluca lo sa solo lui. Ci fa piacere averlo nei nostri corridoi, nella sua costante presenza agli allenamenti. Lui dice che viene a trovare il prof. Ferrarini ma non ci crediamo che sia solo questo il motivo. Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile. La sconfitta di domenica in assoluto è stata quella che ha lasciato meno amaro in bocca da un lato ma hai perso contro Milano e la convinzione è quella che abbiamo costruito una buona squadra». La rivelazione della stagione? «Se guardiamo a domenica sicuramente ha fatto vedere molte cose positive Stojanovic ma mi è piaciuto molto anche l’impatto di Fitipaldo e pure Iannuzzi, addirittura straripante, sui due lati, a inizio dell’ultimo quarto. Archie è una sicurezza, attendiamo la migliore condizione di Perl, fisiologicamente un po’ stanco dopo avere sostenuto le gare di qualificazione agli Europei con la sua Ungheria». Il 16 ottobre il presidente Antonio Rescifina, messinese, passerà la mano alla guida del comitato regionale della Fip. I candidati sono due: Riccardo Caruso e Michelangelo Sangiorgio. Cosa farà l’Orlandina? «Appoggeremo la candidatura di Caruso, così come vuole il progetto del presidente Rescifina in questi anni. Continuità e novità che verranno, queste le motivazioni, oltre che nello staff di Caruso c’è il consigliere Pippo Munafò, dirigente della nostra Orlandina».