Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Verrà presentata oggi pomeriggio, nella consueta conferenza pre-gara alla sala stampa “Daniele Di Noto” alle 16,45, da coach Gennaro Di Carlo, la prima e complicata trasferta di campionato per l’Orlandina che sarà impegnata a Mestre contro Venezia, domenica alle 18,15. Un match dove non ci sarà Drake Diener, infortunato e che ha iniziato le cure, sotto l’attenzione dei dottori Francesco Petralito e Sabatino Carianni, per recuperare quanto prima dal problema all’inguine causato, come evidenziato dagli esami medici, da un movimento prima di ricevere la palla al 3’10” del primo quarto contro Milano. L’obiettivo, anche se in questa fase non è certo, è quello di riavere a disposizione “Mandrake” lunedì della prossima settimana quando, al “PalaFantozzi”, arriverà la Fiat Torino. Una gara alla quale Di Carlo guarda già. «Sappiamo della difficile partita di domenica a Venezia – anticipa il tecnico campano i temi della odierna conferenza -, contro una squadra fortissima, che ha allungato la panchina rispetto allo scorso anno e che rientra nel gruppo delle favorite dietro Milano. Ma l’Orlandina gioca sempre per fare bene e vincere, quindi giocheremo la nostra partita. Chiaramente il match che non possiamo fallire sarà quello contro Torino. Sin da ora – tuona Di Carlo – desidero un “PalaFantozzi” caldissimo, intenso, che ci sostenga anche più del solito e per conquistare i primi due punti in casa della stagione». Il pubblico da “salotto”: un argomento del quale se ne è parlato molto in settimana dopo le dichiarazioni in merito dell’ex ds Gianmaria Vacirca, domenica scorsa presente nella tensostruttura di piazza Bontempo. L’Orlandina a Venezia ha perso nei due precedenti in Serie A e anche unici nella storia delle due compagini. La prima trasferta in laguna, il 10 maggio 2015, per l’Orlandina fu una gita fuori porta: a salvezza raggiunta, si era all’ultima giornata della regular season, i paladini subirono un’autentica imbarcata, 90-67, suscitando anche l’ira del presidente Enzo Sindoni al quale non piacque l’atteggiamento. Completamente diverso il contesto dell’altro precedente, anche allora seconda giornata di andata, dello scorso torneo. La sera dell’11 ottobre 2015 Venezia vinse a fatica, 77-76 e dopo un overtime e una grande Orlandina aveva dominato a tratti e restando avanti nel punteggio almeno sino al 35′ quando si infortunò Bowers, un problema che la squadra subì per lungo tempo in seguito al suo recupero. Un solo ex sul parquet ed è la guardia americana Tyrus McGee, che anche alla Umana, come avvenuto a Cremona l’anno scorso e all’Orlandina due anni fa, parte da sesto uomo. Il venticinquenne di Stringtown arrivò a Capo d’Orlando a due terzi di cammino della Serie A di due stagioni addietro e risultando determinante per la salvezza con 10.1 punti di media ed il canestro che regalò la matematica permanenza contro Brindisi sul neutro di Trapani.