Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Senza fasciarsi la testa prima. L’Orlandina oggi parte per Venezia dove domani sera (“Taliercio” di Mestre, ore 18,15, diretta su Antenna del Mediterraneo) affronterà la Reyer Venezia squadra che con Reggio Emilia e Avellino è considerata nel novero delle compagini immediatamente dietro Milano. «Contro Milano – commenta coach Gennaro Di Carlo – siamo stati in corsa sino alla fine. Nell’ultima settimana abbiamo avuto problemi ad allenarci per la forzata assenza di Diener. Sarà tutta un’altra partita, molto tosta, contro una squadra che ha segnato 99 punti fuori casa con Cantù e con un roster di talento e lungo. Non ho buoni ricordi del mio passato al “Taliercio” ma sono veramente curioso di cosa riusciremo a fare». Avete la mente rivolta già alla gara casalinga con Torino? «No ma voglio spronare il pubblico a essere più caldo nella prossima gara casalinga. Intanto pensiamo a Venezia». Non avrete Diener e Perl non sembra al massimo. «Capita di essere stanchi quando si gioca a lungo in estate. Zoltan non si è mai fermato da giugno, ha avuto solo cinque giorni di pausa tra la conclusione delle qualificazioni agli Europei con la sua Ungheria e l’arrivo a Varese per unirsi a noi per quella amichevole. In questa settimana è migliorato, grazie anche al lavoro del nostro preparatore atletico Poma». C’è un problema di lunghi visto il dominio di Milano a rimbalzo domenica? «I falli di Delas ci hanno condizionati, Nicevic sta trovando la condizione migliore ma lannuzzi ha fatto un salto allucinante, alla prima in A e in tv. Doveva vincere l’emozione, quando la partita è entrata nel vivo ci ha dato una mano sostanziosa per arginare il rientro di Milano in gara. Vedrete: sarà un giocatore che si toglierà delle soddisfazioni e che farà una carriera lunga in A». In sala stampa anche Vojislav Stojanovic, contro Milano tra i migliori: «Ho lavorato in estate, sto bene e in fiducia ma le mie aspettative sono per la squadra. Nella scorsa stagione siamo arrivati tredicesimi, cercheremo di andare più in alto e, perché no, pensare anche ad un posto nei playoff. Il mio rapporto con il coach è buono, ogni tanto si discute ma sono giovane e ascolto i suoi consigli. La notte dopo la partita con Milano non ho dormito, per me abbiamo sprecato una grande occasione per vincere». Un inciso finale sulle potenzialità di Stojanovic. «A 19 anni – precisa Di Carlo – ho visto difficilmente dei giocatori che sanno incidere, contro squadre come Milano, come Vojislav ha fatto. Paragono sempre un esempio: il primo Alessandro Gentile, nono uomo a Treviso giovanissimo e poi sappiamo cosa è diventato».