Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – La Betaland si carica e carica i tifosi alla vigilia del posticipo della terza di andata che la vedrà opposta domani sera dalle 20.45 sotto i riflettori Sky Sport 2 ad un Torino sulla carta decisamente più forte di quello battuto due volte nella scorsa stagione e costruito per i playoff e non per la semplice salvezza. «Abbiamo bisogno di tutti più che mai – attacca coach Gennaro Di Carlo – e spero che, pur cosciente del fatto che è lunedi sera e l’indomani si lavora e che c’è la diretta televisiva, il colpo d’occhio sia uguale a quello visto contro Milano. Dopo due ko ci serve il nostro sesto uomo, quello che ci spinge nei momenti difficili e questo lo è perchè siamo lontani dal top anche per colpa degli infortuni e di fronte avremo un Torino che poggia sull’asse Wright-White senza dimenticare Washington. Diciamo che la vigilia mi sembra simile a quella dello scorso anno quando subentrai a Griccioli prendendo due trentelli nelle prime due trasferte. Poi arrivò Venezia e, sia pure dopo un match bruttissimo, riuscimmo a vincere iniziando da lì la rincorsa alla permanenza. Ora mancano ben 28 partite ed abbiamo una vita davanti ma la sfida a Torino mi ricorda quella ed anche stavolta ci dobbiamo togliere la scimmia di dosso”. E poi, da buon campano tifosissimo del Napoli, Di Carlo farebbe carte false pur di battere un avversario che come sponsor ha la Fiat di juventina memoria. Di certo dovrà puntare parecchio ancora su Laquintana e Iannuzzi visto che il playmaker Bruno Fitipaldo non è ancora guarito e potrebbe al massimo partire dalla panchina per dare qualche minuto di apporto al pari dello stesso Drake Diener, mentre capitan Nicevic sarà solo spettatore non pagante. L’unico recuperato certo rispetto a Venezia è il pivot croato Mario Delas ma sotto i tabelloni domani più che mai i biancoazzurri si aggrappano all’mvp delle prime due giornate, Dominique Archie, lo straniero più impiegato nella storia del club. “Mimmo”, come viene affettuosamente chiamato da tutti, viaggia con 17.5 punti di media (69.2% da due, 71.4% da oltre l’arco, 100% dalla lunetta), 6 rimbalzi, 1,5 stoppate date, 1,9 assist, 2 palle recuperate e 22 di valutazione che lo issano tra i migliori di tutto il campionato seppur in questo breve lasso di tempo. «È molto bello essere di nuovo qui – dice l’ala grande, rientrata a Capo d’Orlando dopo quattordici mesi da quando, era fine aprile 2015, andò a concludere quella stagione a Ostenda dove, in un anno e poco più, ha vinto tutto in Belgio -. Sono stato molto felice nei due anni in cui ho giocato a Capo d’Orlando, il primo in A2 e l’altro in Serie A e non vedevo l’ora di rientrare per abbracciare la gente di qua, che amo. Quest’anno spero di potermi divertire a giocare, la squadra sono sicuro che darà sempre il massimo e vogliamo vincere ogni partita e credo che presto potrebbero arrivare risultati positivi. Ma, come ogni anno e per ogni campionato a questi livelli, dobbiamo lavorare duramente per raggiungere i buoni risultati alla fine della stagione».