Domenico Latagliata – La Stampa
Niente da fare. Torino non riesce a battere Capo d’Orlando: tornando dalla Sicilia sconfitta 90-77, l’Auxilium Cus incassa la quinta sconfitta di fila contro la Betaland, fallendo così l’aggancio al gruppone delle seconde in classifica. Bravi i padroni di casa, per quanto con qualche giocatore non al meglio, a disputare un match ordinato e con le idee chiare. Di contro, la Fiat non è riuscita a replicare la bella prova della settimana scorsa contro Pesaro e nemmeno quella di Avellino quando, pur sconfitta, aveva dato dimostrazione di solidità. Ieri, invece, la squadra di Vitucci è parsa spesso slegata, con un piano difensivo approssimativo e poca voglia di passarsi la palla in attacco. Aggiungen- doci anche un’inattesa mira sballata ai tiri liberi (9-18) e l’incapacità di reggere a rimbalzo (40-29), il risultato non poteva che essere la sconfitta. Torino comincia sonnecchiando in difesa ma, nonostante ciò, trova tre punti di margine (17-20) grazie alla solita vena offensiva di White. La Fiat sale fino al +5 (21-26), pur subendo troppo nelle vicinanze del canestro dove Delas e pure Iannuzzi cominciano a dare fastidio: Capo allora alza il volume in difesa e, grazie a un’ottima circolazione di palla, rimane prima a contatto e poi trova la fuga. Risultato: 25-13 il parziale del secondo quarto, durante il quale Iannuzzi diventa davvero protagonista e Torino arranca (48-39 all’intervallo), con 11 palle perse all’attivo e ben sei rimbalzi in meno. Il mo- Slegata La Fiat Torino ha iniziato bene ma dopo l’intervallo ha commesso troppi errori Miglioramen ti per Harvey (a sinistra), troppo individualista Washington (a destra) mento peggiore deve però ancora arrivare: Capo prova piacere nel passarsi il pallone, spingendosi fino al +14 (60-46) e controllando anche il successivo tentativo di rimonta di Torino firmato Harvey: due sue triple permettono ai gialloblù di risalire fino al -8 (60-52), che diventa -7 quando anche Alibe-govic piazza una conclusione da dietro l’arco (62-55). Si entra negli ultimi dieci minuti con la partita ancora aperta (64-56): Washington riporta la Fiat a -6, ma a quel punto comincia il suo show l’urguaiano Fitipaldo, preciso sia nelle conclusioni che nel distribuire il gioco. E, quando Harvey sbaglia la tripla del -4, Archie piazza il 77-68 che diventa il preludio al 90-77 finale.