Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Orario inedito per la conferenza pre-gara di oggi alla sala stampa “Daniele Di Noto” del “Pala Fantozzi”.
Il coach Gennaro Di Carlo e il play Tommaso Laquintana presenteranno la sfida di domenica a Trento alle 14,30 a causa della festa patronale di Maria Santissima, iniziata stamane e che vede la tensostruttura di piazza Bontempo occupata dal luna park con le giostre che hanno preso possesso della zona già un’ora dopo la conclusione del match con Torino. Proprio per questo, ogni anno, l’Orlandina Basket richiede alla Fip di non giocare gare interne nel periodo antecedente o ricadente al 22 ottobre.
Contro Trento la Betaland si presenterà senza Berzins chiaramente e con capitan Nicevic convocato ma, probabilmente, per dare una mano ai compagni a livello morale e di consigli, vista la perdurante infiammazione al tendine d’Achille. Un’altra situazione di emergenza anche se c’è la notevole spinta, morale e di classifica, arrivata dal primo successo stagionale contro Torino. Tra l’altro c’è un tabù da sfatare con Trento-Capo d’Orlando che rappresenta ormai un classico da cinque stagioni e con i biancazzurri che hanno sempre perso al “Pala Trento” tranne in una occasione.
Il primo confronto in assoluto in Legadue nel 2012/13 coincise con l’unico exploit dell’Orlandina allenata da Pozzecco: 87-91. Poi solo sconfitte, a volte batoste. Ancora Legadue, in quell’annata Dna Gold, nel 2013/14 con gli appassionanti duelli fra la Sicilia e il Trentino. L’Aquila si impose nella regular season (82-64) conseguendo il primo posto e con Capo d’Orlando seconda. Percorso felice per entrambe nei quarti e semifinali dei playoff e gran finale per la promozione in A nettamente a favore di Trento che, prima di chiudere la serie a Capo d’Orlando, si era portata sul 2-0 con altrettante vittorie casalinghe: 91-78 e 74-69.
L’Orlandina seguì Trento nella massima serie un mese dopo con il ripescaggio per il fallimento della Mens Sana Siena e nuovi confronti in A: nel 2014/2015 90-73 alla penultima di andata e, nel 2015/2016, 74-63 all’antivigilia di Natale. Quella fu l’ultima partita con Giulio Griccioli, ora a Siena, da capo allenatore dell’Orlandina. Dopo quel match il tecnico toscano fu esonerato ed al suo posto venne promosso l’assistente, ora head-coach. Di Carlo.
Quindi su sei precedenti a Trento il bilancio è 5-1 per i bianconeri di casa e, per certo, anche domenica il pronostico, anche per il fattore campo, pende dalla parte di Trento che ha fatto degli innesti mirati sul mercato e sta salendo come un diesel: prova ne sia la travolgente affermazione di domenica a Venezia e con Trento che, rispetto alla scorsa stagione, può dedicarsi al campionato non avendo impegni europei da assolvere.
Tra i più attesi, ovviamente, l’ormai recuperato Drake Diener, sin qui una ventina di minuti in due partite ed una tripla, quella che ha chiuso i giochi lunedì sera. «È stata una bella sensazione – ha detto la guardia di Fond du Lac – essere tornati a segnare al “Pala Fantozzi” e davanti a questi meravigliosi tifosi che mi volevano abbracciare dalle tribune ed è ho capito il loro affetto verso di me. Ma ha vinto l’Orlandina, con una grande difesa dopo avere lasciato 26 punti nel primo quarto a Torino che, poi, ha finito a 77. Quindi una buona difesa per tre quarti».