È il playmaker Bruno Fitipaldo a presenziare con coach Gennaro Di Carlo la conferenza stampa di presentazione di Betaland Capo d’Orlando-Red October Cantù, gara in programma domenica 30 ottobre 2alle ore 18.15 presso il PalaFantozzi di Capo d’Orlando.
«Mi sono trovato subito bene a Capo d’Orlando – racconta il cestista uruguaiano – non è solo una questione di campo riguarda la vita in generale, la gente qui rende tutto facile. La cultura italiana è simile alla mia, e qui mi sento a casa davvero. Il livello del campionato italiano è alto, c’è grande fisicità e atletismo e questo rende le partite più complicate rispetto ai campionati cui ho partecipato. Io tento sempre di aiutare sempre la squadra che sia in allenamento o in partita. Arrivare in Europa era uno degli obiettivi che mi ero posto – continua Fitipaldo – credo che sia il posto giusto per migliorare ed è questa la pallacanestro che voglio imparare. Spero anche di stabilirmi in Europa, per me è stato importante venire qui in Italia all’Orlandina, sono molto motivato e voglio fare del mio meglio per migliorare». Nell’ultima gara casalinga giocata Fitipaldo è risultato essere l’Mvp dell’intera Lega Basket Serie A, questo gli è costato un trattamento particolare nella gara successiva a Trento, dove però l’ecclettico giocatore, raddoppiato costantemente, ha fornito ben 13 assist ai compagni. «È questa la pallacanestro che mi piace giocare e in questa squadra mi sento a mio agio – conferma Bruno in un timido ma già buono italiano – Abbiamo un sistema in cui tutti devono dare il proprio contributo ed è il collettivo ad esaltare le caratteristiche di ognuno. Non abbiamo un giocatore che deve risolvere la partite da solo, ognuno ha bisogno dei propri compagni di squadra per risolvere i problemi. Io devo cercare di essere il più pericoloso possibile perché sono il playmaker della squadra e ho grande fiducia nei miei mezzi, ma coinvolgere i miei compagni fa parte del mio lavoro e rendere anche loro pericolosi sempre nel modo giusto è il mio obiettivo. Cerco sempre di fare la scelta giusta per la squadra, è chiaro che a volte ci si riesce altre no».
Dalla garra del play sudamericano alla cazzimm’ di Coach Gennaro Di Carlo determinato tanto quanto il suo play: «La partita di domenica è molto delicata. Giochiamo contro una squadra in forte ascesa e l’affrontiamo in un momento in cui la nostra squadra deve ancora migliorare soprattutto dal punto di vista difensivo. Contro Trento abbiamo commesso errori banali e abbiamo concesso tanti canestri facili, dobbiamo migliorare perché al nostro livello non ci possiamo permettere questi errori. Probabilmente la felicità per la vittoria su Torino ci aveva un po’ dato alla testa e adesso spero che torneremo coi piedi per terra. Noi proviamo avere una squadra che sia pericolosa con tutti gli effettivi. Dobbiamo migliorare in difesa, l’attacco non mi preoccupa più di tanto. Se paghiamo troppo il gap atletico? Non ho questo tipo di timore. Cantù è forte perché ha gente di qualità, non solo atletica. Cantù ha tante giocatori forti, ma la chiave della gara non è che loro schiacciano e noi no. L’atletismo non mi preoccupa, sono concentrato per far sì che possiamo fare una buona prestazione. Il mercato non m’interessa in questo momento, devo preparare una partita imminente è complicata. Il 100% della mia attenzione è dedicato a Cantù e a studiare i modi con cui contenerli. Abbiamo chances e dobbiamo fare una grande partita».
Ufficio Stampa Betaland Capo d’Orlando