Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Verso la grande sfida. Messo da parte, solo per il momento, il mercato, l’Orlandina guarda alla difficile gara di domenica che la vedrà tornare al “PalaFantozzi”, per la terza volta in stagione, per incrociare una delle nobili della pallacanestro tricolore, Cantù, che ha in bacheca 3 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 4 tra Coppe delle Coppe e Korac, 2 Coppe Intercontinentali oltre a 2 Supercoppe Italiane. E come non ricordare i fuoriclasse che hanno vestito la canotta biancazzurra, da Recalcati a Bariviera, da Marzorati a “Nembo Kid” Riva e anche Gianluca Basile che, da doppio ex, assisterà alla partita chissà con quale stato d’animo.
Nei cinque precedenti a Capo d’Orlando il bilancio vede avanti i brianzoli 2-3 ma l’Orlandina ha vinto le ultime due sfide. Nel 2005/06 un canestro di Perry ed uno fallito di Janicenoks, illusero prima e amareggiarono poi l’Upea di coach Perdichizzi e Cantù si impose al fotofinish (70-72). Nel 2006/07 altra vittoria esterna e sempre al termine di un match combattuto (63-67). Quindi, nel 2007/08, le assenze di Pozzecco e Slay pesarono per la Pierrel di Meo Sacchetti e, sempre di misura, ci fu la terza e, sino a questo momento, ultima vittoria di Cantù (89-92). In epoca recente, e con il ritorno di Capo d’Orlando nella massima serie, solo sorrisi. Nel 2014/15 un ottimo Freeman spinse l’Orlandina al primo successo interno (79-71), replicato alla prima giornata della scorsa stagione (73-65): entrambe le vittorie portarono la firma dell’allora head coach Giulio Griccioli.
Tornando al mercato proprio ieri Cantù ha ufficializzato il tesseramento dell’ala statunitense Alex Acker, ex Avellino, che al “PalaFantozzi” potrà essere impiegato accanto ai connazionali Waters, Darden e JaJuan Johnson. Acker ha infatti sposato una italiana e, per questo motivo, potrà essere schierato da comunitario, rafforzando così la colonia di temibili colored, compreso il nigeriano Gani Lawal.
Sarà anche l’occasione per ammirare un “big” del basket europeo come il lituano Rimas Kurtinaitis, che con la nazionale sovietica ha vinto da giocatore l’oro alle Olimpiadi di Seul 1988, l’argento ai Mondiali in Spagna nel 1986 e agli Europei l’oro in Germania nel 1985, l’argento in Grecia nel 1997, il bronzo in Jugoslavia nel 1999 e, con la Lituania, il bronzo olimpico a Barcellona ’92 e Atlanta ’96. Senza contare i titoli nazionali conquistati nella ex Urss con lo Zalgiris, il titolo spagnolo con il Real Madrid e, da allenatore, anche tre Eurocup e una Vtb League. Una bacheca impressionante quella di Kurtinaitis che, ad inizio agosto, dopo la lunga e fortunata parentesi al Khimki, ha sottoscritto un biennale con Cantù, fortemente voluto dal patron Gerasimenko.
Oggi pomeriggio la gara verrà presentata, nella sala stampa “Daniele Di Noto”, alle 16,45 da coach Gennaro Di Carlo. Accanto avrà il play Fitipaldo.