Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
La Betaland umilia una Cantù reduce da due successi casalinghi ed in forte ascesa con in più l’esordio del forte Acker come ciliegina dopo il +21 su Sassari, giusto per aumentare i meriti di un team biancazzurro mai così bello, mai così squadra e mai così vincente di 43 punti in serie A visto che il record precedente risaliva al 28 ottobre 2007 quando l’allora Pierrel si impose 100-72 su Udine. Insomma la serata perfetta per la squadra orlandina che ha potuto ruotare appena 7 uomini per gli infortuni di Berzins, Nicevic e quello in extremis di Perl, ma che ha chiuso con 6 giocatori in doppia cifra, 43 rimbalzi a 26, 125 di valutazione a 30 e 14 assist di uno straordinario Fitipaldo, mvp con 29 di indice quasi quanto tutti i brianzoli insieme. «Stiamo costruendo una grande bella realtà – commenta coach Gennaro Di Carlo negli spogliatoi – e senza presunzione è una vittoria importante con una realtà come Cantù giocando a basket e difendendo direi molto bene. Dedico a Berzins, Perl e Nicevic la vittoria perché pur infortunati sono sempre vicini ad un gruppo davvero bello che è un piacere allenare».
La sfida tra la prima e la terza nella classifica del tiro da due punti (Cantù aveva il 59,2 di media, 53,2 per Capo d’Orlando, con i lombardi che erano in testa alla classifica totale dei tiri con il 49,2% dal campo) si rivela una passerella per i locali, sempre avanti dal 5-0 firmato Archie e la tripla di un Diener sempre più vicino al top psicofisico, con Cantù che regge grazie a Waters e commette il primo fallo solo al 5’25”. Ancora un reattivo Archie e Delas firmano il 19-10 ma l’ultimo arrivato Acker con 8 punti riporta i suoi sul 33-28. È il canto del cigno degli ospiti poiché la Betaland esce dal time out tarantolata e piazza un micidiale e decisivo 11-0 con 5 punti di Stojanovic, 4 di Delas ed il piazzato di un immenso Fitipaldo, finora il miglior playmaker che i paladini abbiano mai avuto dai tempi di un certo McIntyre visto che ha velocità di mano e pensiero e spiazza sempre qualsiasi difesa avversaria. Da lì è un monologo con un sempre più positivo Iannuzzi ed un sontuoso Stojanovic che partecipano al festival tra una schiacciata e l’alley-oop del 69-42 made in Laquintana, ad ottimi livelli dopo un avvio timoroso. La lezione di basket è palese ma uno dei 5 tifosi canturini che si erano sobbarcati 1500 km sull’86-48 e l’ennesima palla persa (21 in totale degli ospiti) scende fino a bordo parquet per contestare apertamente i suoi giocatori, arrendevoli in un quarto periodo da sagra degli orrori ed in generale per un match da incubo che, viceversa, finisce in gloria per la Betaland con il tecnico che decide di dare il meritato palcoscenico negli ultimi 2′ ai babies Davide Ciglia e Francesco Carlo Stella, quest’ultimo a festeggiare ai 16 anni della vigilia perfino con 2 rimbalzi catturati.