Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Un’altra nottata di festa. Il popolo biancazzurro, chi a casa e chi nei locali pubblici, ha seguito con trepidazione sabato sera in tv la vittoriosa gara di Brescia, lasciando quasi vuota l’isola pedonale. Dalle 23 in poi tutto si è riempito ed i festeggiamenti sono proseguiti sino all’alba per un sogno-realtà che non vuole finire mai. «Dedico la vittoria – ha detto coach Gennaro Di Carlo in sala stampa – al presidente Enzo Sindoni e al figlio e direttore sportivo Giuseppe, che mi hanno dato la grande opportunità di arrivare dove sono. Non mi rendo ancora conto di ciò che abbiamo fatto, questi splendidi ragazzi mi hanno regalato un sogno. Abbiamo affrontato le difficoltà con il giusto atteggiamento. Avere fuori giocatori di talento e presentarci al match con molti dei nostri indisponibili non ci ha intimoriti. Il canestro decisivo di Delas, dalla rimessa di Stojanovic durante il supplementare, è stata una soluzione positiva, valutata sulla base delle nostre possibilità».
In sede di presentazione il tecnico della Betaland aveva detto che in caso di vittoria a Brescia la stagione avrebbe potuto prendere un’altra piega. E allora? «Sì – conferma Di Carlo – questo successo può cambiare la prospettiva del nostro campionato, perché ci siamo dimostrati un grande gruppo, tenace, determinato ed intenzionato a non soccombere in nessuna situazione anche quelle più complicate. Il nostro punto di forza è stato l’attacco, risultato della qualità offensiva dei nostri giocatori. Siamo stati lucidi, malgrado la stanchezza, al termine di una partita dura e dove abbiamo anche utilizzato la zona».
Dall’altra parte non c’è solo amarezza, per una sconfitta arrivata dopo una settimana in cui, a Brescia, si è pensato solo a vincere la partita. Infatti per coach Andrea Diana, colui che ha riportato la Leonessa in A dopo 28 anni di attesa, quella contro Capo d’Orlando potrebbe essere stata la gara dell’epilogo ed i bene informati tengono a sottolineare la presenza, a quanto pare, di Carlo Recalcati sulle tribune del “Pala Georgè”. «Siamo arrabbiati, delusi e dispiaciuti – ha detto Diana – per il nostro pubblico e per i ragazzi che hanno dato tutto quello che avevano. Più di una volta abbiamo avuto l’occasione di chiuderla e non siamo stati concreti e nel finale punto a punto, quando la gara è stata decisa da episodi. Durante la partita avevamo avuto l’occasione di andare via ma non siamo stati capaci di chiudere la partita, in alcuni momenti c’è bisogno di avere più continuità e durezza. Burns? Ha fatto un buon esordio, probabilmente ha giocato anche più di quello che era in grado di fare. Guido una squadra che si sta allenando bene, sono convinto che abbiamo grandi margini di crescita, soprattutto dal punto di vista dell’intensità».