Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. L’infermeria. In questo periodo è questo l’avversario più… rognoso per l’Orlandina, che in sette uomini ha strapazzato Cantù e con sei ed il “ragazzo del liceo”, Giorgio Galipò, ha vinto a Brescia. Dopo il rientro dalla proficua trasferta lombarda che proietta la Betaland nella zona playoff e con quattro lunghezze di scarto dall’ultimo posto e otto squadre dietro, oggi si ricomincia a lavorare con la consueta, doppia seduta, tipica del martedì: sala pesi la mattina sotto la guida del preparatore atletico Salvatore Poma, allenamento al “PalaFantozzi” nel pomeriggio.
Chi ci sarà? Scontata l’assenza di Berzins che, con un grande spirito, sta partecipando, ovviamente seduto, agli allenamenti e alle partite con i compagni che ha dovuto lasciare in attesa dell’intervento chirurgico. Oggi sono attese novità rispetto a Perl e Diener e con il capitano Nicevic che prosegue il lavoro in piscina e che, andando bene le cose, rientrerà fra due-tre settimane.
I due esterni sono tenuti sotto osservazione dallo staff medico anche se la preoccupazione maggiore è per la guardia magiara e oggi dovrebbe aversi il responso definitivo sui tempi di recupero riguardo alla distorsione che ha subito nell’ultimo allenamento prima di Cantù. Su Diener il discorso è diverso. Un problema muscolare non grave lo ha colpito martedì scorso, coach Di Carlo, su specifica domanda, giovedì in sede di presentazione aveva confermato la presenza della guardia di Fond du Lac sabato. Si ipotizzava di poterlo rischiare ma poi ha prevalso la prudenza per non pregiudicare la situazione. Anche su Diener oggi il quadro potrebbe essere più chiaro e valutarne il pieno recupero per la gara di domenica prossima nella quale l’Orlandina, non accade dalla magica stagione 2007/2008, ha la possibilità di centrare la terza vittoria di fila in A ospitando Cremona del maestro Pancotto.
E se contro Cantù si era vista una Orlandina bella, scintillante e, a tratti, anche spettacolare, a Brescia è emerso il carattere di ferro dei giocatori, tanto che la società, ieri, li ha voluti ringraziare. «Gli applausi riservati ai nostri ragazzi dai tifosi bresciani nella curva del “PalaGeorge” di Montichiari – si legge in un comunicato – sono una conferma e devono riempire d’orgoglio tutto il movimento cestistico italiano. È un’Orlandina questa che piace e che s’identifica totalmente nella sua gente».
E il profeta di questa Betaland che viaggia con il 50% tra vittorie e perse a fronte di un complicato avvio per via degli infortuni e del calendario, è Bruno Fitipaldo, in questo momento non solo il miglior play della Serie A ma anche uno dei giocatori più forti in assoluto. La prestazione mostruosa di sabato con 33 punti e 44 di valutazione, oltre a 10 assist, è infatti la migliore di questo primo scorcio di stagione per un singolo giocatore. Superati i 28 punti di Gani Lawal realizzati alla prima di campionato con la maglia di Cantù contro Venezia; doppia-doppia per punti e assist dopo i 13 punti e 14 assist della domenica precedente; miglior prestazione al tiro con 10/14 (71,4%), record di falli subiti (9) e dalla lunetta con 7/8(87,5%). Nelle classifiche generali il play della nazionale uruguaiana, ormai un idolo per i tifosi, mostra numeri da superstar: quarto posto nella classifica dei migliori realizzatori (18 punti di media), primo negli assist (8.8), terzo nella valutazione con 22.8.