Gabriele Galluccio – Il Mattino
In un campionato in cui l’Olimpia Milano sta interpretando il ruolo di assoluta dominatrice, ci sono diverse squadre che si stanno rendendo egualmente protagoniste. Tra queste la Grissin Bon Reggio Emilia e la Sidigas Avellino, ma anche due autentiche sorprese quali la Pasta Reggia Caserta e la Betaland Capo d’Orlando. Quest’ultima, in particolare, sta andando ben oltre le previsioni, ottenendo risultati figli del modo genuino e competente di fare pallacanestro: non avendo i mezzi economici delle società di medio-alto livello, l’Orlandina di Gennaro Di Carlo sta ottimizzando nel miglior modo possibile le proprie risorse, credendo fortemente nello sviluppo di tanti giovani talenti, non solo italiani. Nel gruppo di quest’anno, che attualmente si trova al quinto posto in classifica, sta ben figurando Antonio Iannuzzi. Classe 1991, il lungo di Cesinali è alla prima vera esperienza in serie A e sta viaggiando con 9 punti (55.8% da due, 80.0% dalla lunetta), 4.9 rimbalzi e 1.6 assist in 21.3 minuti.
Iannuzzi, che cosa ti ha convìnto a sposare il progetto dell’Orlandina?
«In estate sono venuto a Capo d’Orlando per capire che ambiente si respira e sono rimasto molto colpito. Mi hanno convinto le idee chiare della società in merito a che cosa provare a fare in questo campionato. Siamo un gruppo affiatato e composto da tanti giovani che hanno voglia di giocare».
Nelle ultime due vittorie casalinghe sei stato protagonista con due doppie cifre, senza dimenticare che hai segnato il canestro decisivo contro Cremona. Come spieghi l’ottimo momento che stai vivendo insieme alla squadra?
«Sono molto contento del modo in cui è iniziata la mia stagione. Forse neanche io mi aspettavo un impatto personale così positivo, che dipende anche dal fatto che l’intero gruppo sta andando bene. Finora abbiamo raccolto punti importanti, quindi sono contento sia per la squadra che per me stesso e spero di poter migliorare ulteriormente».
L’Orlandina è reduce da tre vittorie consecutive e domenica sfiderà l’altra bella sorpresa del campionato, la Pasta Reggia Caserta. Se doveste fare il colpaccio esterno, iniziereste a fare un pensierino alle Final Eight?
«Siamo una squadra intelligente, non vogliamo montarci la testa e pensare a qualcosa che in questo momento non serve. Le Final Eight sono importanti, ma il nostro obiettivo è crescere e fare più punti possibili, esprimendo una buona pallacanestro. Poi se dovessimo meritarci la qualificazione attraverso le prestazioni che stiamo realizzando, saremmo ovviamente tutti felici, ma per ora pensiamo solo a giocare bene».
Il 27 dicembre tornerai ad Avellino da avversario: quella del Pala Del Mauro sarà una gara particolare per te?
«Sì, lo sarà perché, a parte una volta con Siena, non sono mai più rientrato in quel palazzetto per giocare una partita. Sicuramente sarà bello per me rivivere certe emozioni, lì ho iniziato il mio percorso e adesso tornerò da vero giocatore per conquistare due punti».
Se in futuro dovesse arrivare una chiamata da parte della Sidigas Avellino, prenderesti in considerazione un ritorno in Irpinia?
«Al momento penso esclusivamente a fare bene con l’Orlandina, poi a fine stagione tirerò le somme e vedrò se avrò meritato un’occasione a un livello ancora maggiore. Se la società lo vorrà, non escludo però di restare a Capo d’Orlando, dove l’ambiente mi sta dando molto e sono contento del mio ruolo all’interno della squadra».