Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Si attende il ritorno a casa e la società chiama il grande pubblico, sin qui inferiore alle attese, come se giocare la Serie A per sei anni di fila o quasi, sia un fatto “normale” per un centro di tredicimila anime. A volte i numeri non sono equamente proporzionali, leggasi biglietti venduti e Francesco Venza lo riassume con un concetto semplice. «Sin dalla partita di domenica – afferma il direttore generale dell’Orlandina – ci aspettiamo presenze in aumento perché in Sicilia siamo quanto di meglio lo sport possa esprimere». Ribadito che il “tutto esaurito” non si è registrato neppure contro Milano, anche il match con Cremona (500 biglietti in più venduti nella sola giornata di promozioni) ha poco soddisfatto il cassiere. «Stiamo disputando una bella stagione, lungo un percorso che speriamo possa regalarci altri risultati importanti, proseguendo nel processo di crescita di squadra e società. Nelle prime otto partite, anche quando abbiamo perso siamo rimasti in partita sino alla fine. Ultimo esempio a Caserta dove sul +5 abbiamo pagato dazio solo per le uscite per falli dei nostri lunghi titolari Archie e Delas. La vittoria di Brescia è stata quella più emozionante, poiché arrivata in condizioni di assoluta emergenza ed è splendido aver battuto compagini blasonate, che in bacheca hanno scudetti e coppe europee, con scarti storici».
Venza si riferisce alla sonante vittoria contro Cantù (+43). «E anche con Milano eravamo avanti di undici lunghezze. E senza quel canestro di Cinciarini dopo lo scadere dei 24 secondi, chissà come sarebbe finita». Si parla tanto di alzare l’asticella delle ambizioni. «Siamo molto sereni. È vero che è stato appena ingaggiato un ottimo giocatore come Milenko Tepic ma per sostituire un altro ottimo atleta quale è Janis Berzins».
Focus su Varese, che l’anno scorso passò al “Pala Fantozzi”, una settimana dopo l’eclatante vittoria dell’Orlandina su Reggio Emilia, dando il via a due mesi e mezzo negativi: da inizio novembre al 25 gennaio, la squadra biancazzurra vinse una sola volta scivolando all’ultimo posto. «Varese non sta attraversando un buon periodo tra campionato e coppa (nove sconfitte di fila, l’ultima in Champions League in Turchia, ndc). Quindi verrà a Capo d’Orlando con grande concentrazione e voglia ottenere un successo che possa servire da scossa. Ma il problema non è Varese, quanto il desiderio della nostra Orlandina di continuare a giocare una buona pallacanestro, come avvenuto fino a questo momento». Per un esperto di carte federali, sempre immerso nei regolamenti, un inciso finale sulla recente elezione di Riccardo Caruso, “sponsorizzato” anche dall’Oriandina, nella carica di presidente della Fip Sicilia. «Attendiamo che il nuovo direttivo prenda in mano la situazione e le problematiche politiche ed organizzative del basket isolano, intanto noi offriremo la massima collaborazione».