Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Varese, occhio alla trappola. Nella mente dei tifosi biancazzurri, in vista del confronto di domenica, non si è ancora sopito l’esito dell’ultimo dei cinque confronti, tutti nella massima serie, al “PalaFantozzi”. La sera dell’l novembre 2015 l’Orlandina, reduce dalla strepitosa vittoria contro Reggio Emilia, vincendo sarebbe andata in testa alla classifica, ex aequo, ma Varese piazzò il blitz (62-66) e da lì iniziò per la Betaland un lungo periodo buio: sino al 25 gennaio (successo contro Venezia) undici gare con una sola vittoria a Torino e dieci sconfitte che fecero precipitare l’Orlandina all’ultimo posto e con la salvezza poi raggiunta grazie agli inserimenti di Nankivil e, soprattutto, Boatright.
Ecco perché il tifoso medio non ha dimenticato quella serata amara e sta sull’attenti, a maggior ragione che, domenica, i paladini giocano in casa e partono favoriti rispetto ad una Openjobmetis in difficoltà (nove sconfitte di fila tra campionato e Champions League) ed una società pienamente sul mercato anche se, pare, nessuno riuscirà ad essere tesserato in tempo utile per giocare a Capo d’Orlando. E neanche negli altri confronti alla tensostruttura di piazza Bontempo ci sono stati tanti sorrisi. I primi due, comunque, furono favorevoli all’Orlandina: 83-67 il 18 dicembre 2005 con la migliore prestazione di tutto il campionato dello svedese Mats Levin, al tempo cambio play di Marque Perry. Molto più sudata l’affermazione della stagione successiva: il 21 gennaio 2007 fu un canestro della superstar Alvin Young (penetrazione e appoggio al tabellone a fil di sirena) a regalare il successo all’Orlandina (77-75). Poi le note dolenti. Il 20 aprile 2008, con l’allora Pierrel già certa del sesto posto e della qualificazione ai playoff e Varese matematicamente retroces sa in Legadue, un visibile calo di concentrazione dei padroni di casa di coach Meo Sacchetti sfociò nella imprevista prima vittoria dei biancorossi (87-94). Il 29 dicembre 2014 il nuovo duello in un turno infranatalizio speciale: sulla panchina di Varese tornava, da avversario, l’illustre ex Gianmarco Pozzecco, emozionato ed in lacrime dopo avere ricevuto gli applausi alla presentazione. Ma sul campo non ci furono sconti e la premiata ditta Basile-Soragna-Nicevic, trascinò l’Orlandina alla vittoria (84-71). Come detto l’ultimo precedente di poco più di un anno fa per un computo totale che, quindi, vede Capo d’Orlando avanti di poco (3-2). Con il ritorno in gruppo di Zoltan Perl ha lavorato con maggiore tranquillità l’Orlandina adesso in attesa solo del rientro di Nicevic. Per questo si è vista maggiore intensità negli allenamenti visto che in gara, dalla panchina, coach Gennaro Di Carlo potrà contare su Laquintana, Tepic, Perl e lannuzzi. Oggi ultimo allenamento prima della rifinitura di domani e, alle 16,45, consueto appuntamento, alla sala stampa “Daniele Di Noto”, con la conferenza pre-gara. Accanto al tecnico ci sarà il play Bruno Fitipaldo.