Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Da una parte chi vuole tornare subito alla vittoria, dimenticando la sconfitta di Caserta e confermandosi nella zona-Final Eight, dall’altra un avversario rognoso che cerca di uscire dal tunnel della crisi. C’è di tutto e di più questo pomeriggio (palla a due alle 17,15, un’ora prima del canonico orario) al “Pala Fantozzi” per la sfida tra Orlandina e Varese, la quinta interna dei biancazzurri che, innanzitutto, vogliono confermare la striscia positiva in casa (tre vittorie su quattro). Di contro Varese si gioca molto, attende arrivi dal mercato e non è certamente ben saldo Paolo Moretti che, in cuor suo, sogna di ripetere l’impresa dell’anno scorso quando la sua Openjobmetis passò alla tensostruttura di piazza Bontempo contro ogni pronostico. «Andiamo in Sicilia – ha detto la ex stella della Virtus Bologna in sede di presentazione – a fare visita ad una squadra che è in salute e che fino ad oggi, nonostante la sconfitta di Caserta, ha sempre dimostrato un gioco ed un dna estremamente positivo, compatto e solido. Capo d’Orlando in ogni partita, anche in emergenza, è sempre stata competitiva. E lo è stata anche contro Milano. Per tutti questi motivi sarà una partita dura e insidiosa che abbiamo l’obbligo e il dovere di preparare al meglio e di affrontare con il massimo della nostra attenzione. Arriviamo da un periodo difficile, abbiamo diverse difficoltà e per Capo d’Orlando, in questo momento, possiamo essere una preda facile. Non per questo però andiamo in Sicilia con l’idea di essere già battuti in partenza. Vogliamo provare assolutamente ad invertire la tendenza delle nostre trasferte dove troppe volte non siamo riusciti ad essere competitivi. Per provarci, per cercare di resistere e di competere fino alla fine su un campo così difficile, dal punto di vista della preparazione alla partita, chiederò e punterò tantissimo sull’aspetto mentale, psicologico e – ha concluso Moretti – sulla determinazione». Da parte sua il collega Gennaro Di Carlo ha messo s ull’avviso il gruppo e, anzi, punta l’attenzione su un elemento, magari non molto reclamizzato ma che a Capo d’Orlando si è sempre distinto venendo da avversario, in particolare quando era sesto uomo ad Avellino: Daniele Cavaliero «Varese ha ottimi giocatori – è il parere del tecnico della Betaland – Maynor è un playmaker di grande talento, anche Eyenga e Kangur hanno dimostrato il loro valore. Dobbiamo tenere d’occhio Cavaliero? Assolutamente sì, è un giocatore esperto, di carattere e di valore. Io e lui abbiamo vissuto insieme una bella annata a Montegranaro, è un tiratore temibilissimo, è un giocatore da tenere in grande considerazione, sia lui che Johnson, non vanno messi in partita, perché sono eccellenti tiratori». Le buone notizie dall’infermeria erano già note a inizio settimana. Dopo oltre un mese stasera torna a disposizione Perl nelle rotazioni anche se non sarà al massimo. Manca solo Nicevic (possibile rientro lunedì prossimo a Reggio Emilia), quindi Di Carlo potrà schierare lo “starting five” consueto con Fitipaldo, Diener, Stojanovic, Archie e Delas e con quattro cambi: Laquintana, Perl, Tepic e Iannuzzi.