Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Tentare l’impossibile, senza avere nulla da perdere. Con questo progetto nella testa l’Orlandina è decollata verso l’Emilia dove domani sera, al “PalaBigi”, sfiderà i bi-vice campioni d’Italia in carica di Reggio Emilia (ore 20.45, diretta su Sky Sport 2). Una gara complicata già in partenza e figuriamoci adesso con la forzata rinuncia a Delas, unitamente all’altro centro di ruolo, capitan Nicevic ma sicuramente affascinante visto che la Betaland si presenterà con la testa sgombra da pensieri, una ottima classifica ed un futuro che promette bene. Si giocherà per vincere come fanno tutte ma una sconfitta non pregiudicherebbe proprio niente e ci si potrà poi rifare con l’interessante calendario delle ultime cinque giornate e che, con tre partite al “PalaFantozzi”, potrebbe portare Capo d’Orlando alla Final Eight di Coppa Italia nove anni dopo. I numeri dicono che Reggio Emilia, e non poteva essere altrimenti con le sue bocche da fuoco Della Valle e Aradori in primis, si presenta con un attacco migliore (84.8 punti di media realizzati contro 80.8) anche se Capo d’Orlando si fa preferire in difesa avendo subito 77.4 punti rispetto agli 83.1 dei biancorossi. Anche a rimbalzo l’Orlandina sta meglio (35.4 la media delle carambole a gara contro 30.4) e anche agli assist, con super Fitipaldo sugli scudi (primo assoluto in campionato della specialità con 7.5). Netta, invece, a favore di Reggio Emilia, la valutazione complessiva di squadra: 90.2 contro 87.3 dell’Orlandina. Pietro Aradori e Amedeo Della Valle, destinati a diventare le pedine inamovibili per il ct Ettore Messina in vista dell’Europeo 2017, si trovano nella top ten dei migliori realizzatori: 17.7 la media dell’ex ala piccola di Cantù, 16.7 quella del prodotto di Ohio State. Nei primi venti invece ci sono Bruno Fitipaldo (quattordicesimo con 15 punti di media) e Dominique Archie (ventesimo con 13.7). Proprio nel deficitario settore dei lunghi, Iannuzzi e Archie saranno chiamati agli straordinari, visto che si alterneranno da “cinque”, per fronteggiare un altro nazionale, Riccardo Cervi. Senza considerare che, dalla panca, si alza un altro italiano di assoluto livello come Achille Polonara. Insomma, la forza della Grissin Bon sta tutta nel nucleo italiano con l’aggiunta di un play del valore di Stefano Gentile che è in ritardo solo per l’infortunio patito ad inizio stagione. Non è un caso che, terminata l’esperienza con i lituani (Kaukenas e Lavrinovic), c’è qualche ombra sul futuro di Delroy James (4.6 punti, 3.9 rimbalzi), che parte davanti a Polonara ma per poco.