Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – Posticipo di lusso questa sera per l’Orlandina che, al “PalaBigi” di Reggio Emilia, con diretta su Sky Sport 2 alle 20:45 affronta Reggio Emilia, che tanto ha vinto nelle due stagioni precedenti ma sempre con l’amarezza di imboccare il fiele sullo striscione del traguardo. La Grissin Bon è reduce dalla sconfitta di Brescia che ha interrotto la sequenza-record, per la Pallacanestro Reggiana, di vittorie di fila (otto) ma, non per questo, e pur la inviolabilità del palazzetro reggiano. Max Menetti si fida. «É stata una settimana di ottimo lavoro – ha detto il tecnico di Reggio Emilia – con la squadra che ha la consapevolezza di non aver dato quel che può dare nelle due gare precedenti. Vogliamo torna re sui livelli delle partite prima di Pesaro e Brescia. Le sconfitte possono aiutare a fare meglio, ti riportano ancor più sul lavoro. Capo d’Orlando non si può più sottovalutare, per quello che stanno facendo, perchè hanno le loro armi: hanno un grande talento come Fitipaldo, hanno l’esperienza di Tepic e un giocatore come Drake Diener, che ricordiamo sempre come uno dei grandi di quella annata magica di due anni fa. Sono contento che sia tornato ad alto livello dopo i problemi dell’anno scorso».
Che match si aspetta Menetti? «Una gara difficile per il tipo di avversarlo, perché l’Orlandina sta facendo tante buone cose. Lesic e Cervi insieme? Vedremo. Dipende molto anche da quel che faranno gli avversari. Chiaramente noi dovremo ritrovare tanta cattiveria agonistica».
Non è un caso che l’allenatore biancorosso punti stilla coppia Lesic-Cervi per due motivi: intanto perche il “4” titolare, Delroy James, sino a ieri mattina aveva la febbre alta anche se dovrebbe recuperare e poi per il deficit, sotto le plance, che la Betaland accuserà per le contemporanee assenze dell’infortunato Delas e del convalescente Nicevic. Per questo coach Gennaro Di Carlo dovrà ricorrere agli straordinari e raschiare il fondo del barile in panchina. Fitipaldo, Diener, Stojanovic, Archie e lannuzzi sarà l’inevitabile starting five, quindi oltre a Laquintana e Perl, si chiederà il sacrificio a Milenko Tepic, che dovrà supportare Archie o lannuzzi da “quattro” tattico, come avvenuto in alcuni frangenti del vittorioso match contro Varese a seguilo del ko di Delas. Ma Di Carlo non si fascia la testa prima. «La nostra forza è stata finora il lavoro sul campo e la voglia di sfidare tutti. Non dobbiamo perdere tempo a pensare ad altro. Non vorrei fare discorsi da sconfitti in partenza, perchè sono ragionamenti che creano alibi rischiosi alla lunga. Noi vogliamo provare a fare il nostro comunque per tornare dal “PalaBigi” – chiude il tecnico biancazzurro – sapendo che abbiamo giocato a viso aperto».