Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Davanti all’emergenza, la voglia di riscatto. Torna in casa l’Orlandina che questa sera (“Pala Fantozzi”, ore 18,15), affronta Pistoia per la prima di due gare casalinghe di fila, in attesa di chiudere il 2016 il 27 dicembre ad Avellino: un trittico di gare difficile ma dove sarà possibile verificare se la Betaland, nei restanti 80′ che chiuderanno il girone di andata (Brindisi in casa e Pesaro fuori), avrà le possibilità per conquistare un posto per la FinalEi-ght di Coppa Italia. Per centrarlo, però, serve soltanto vincere stasera e allungare la striscia casalinga di successi a cinque. Mancheranno ancora Delas e Nicevic, in ogni caso il grande ex, Enzo Esposito, non si fida. «Affrontiamo una squadra partita a fari spenti ma che – ha detto il tecnico di Pistoia in sede di presentazione – in questo momento gioca un’ottima pallacanestro e giustamente sta sognando. È una formazione abituata a giocare a ritmi alti, a cui piace cercare il canestro nei primissimi secondi dell’azione, guidata da due playmaker come Fitipaldo e Laquintana che stanno girando a mille, un po’ come tutto il reparto degli esterni. Giocano senza pressioni, in maniera spensierata e hanno trovato in Iannuzzi una delle rivelazioni di questo inizio di stagione mentre noi finora in trasferta abbiamo peccato di continuità (cinque sconfitte su cinque trasferte ndc) e commesso sempre qualche errore e, quindi, ritengo che ci troviamo davanti una partita sicuramente complicata». Sulla doppia versione di Pistoia, tra casa e fuori, l’ex nazionale trova i motivi. «Mentre davanti al nostro pubblico abbiamo disputato sempre buone partite, riuscendo anche a superare momenti complicati, lontano da casa questo non è successo. A parte a Cremonae a Milano ritengo che finora abbiamo disputato gare non totalmente negative anche in trasferta ma è indubbio che qualcosa ci è sempre mancato, soprattutto nei momenti di difficoltà: ci siamo disuniti troppo rapidamente, abbiamo perso consistenza e non siamo riusciti, anche a livello mentale, a trovare la necessaria continuità. Questo è un campionato complicato, in cui soprattutto in trasferta non puoi permetterti di uscire dalla partita per tempi troppi lunghi. Credo – ha concluso Esposito – che finora la nostra stagione vada valutata positivamente, visti anche i tanti problemi avuti ma la svolta la deve necessariamente dare qualche risultato in trasferta». Di contro Gennaro Di Carlo è pronto ad accogliere il suo idolo da ragazzo. «Indubbiamente – ricorda il coach dell’Orlandina – Enzino è stato un grande e avere vissuto a Caserta la stagione dello storico scudetto nel 1991 con lui protagonista, è un ricordo che resterà sempre dentro il mio cuore. Abbraccerò Enzo con piacere, si tratta di rivedere un grande amico ed anche un ottimo tecnico, che a Pistoia ha fatto bene la scorsa stagione e che, dopo qualche innesto, sta pilotando il nostro avversario di stasera verso un’altra buona annata. Ma, come sempre nello sport, quando la palla si alzerà, ognuno di noi vivrà la sfida diversamente e pensando alle nostre squadre». Cosa prevede il piano partita di Di Carlo? Dopo lo stravolgimento dello “starting five” a Reggio Emilia, inutile fare previsioni. Davanti alle certezze (Fitipaldo play, Diener guardia, Archie ala o centro) tutto può succedere tra la decisione di partire nuovamente con Tepic da “quattro” tattico o Iannuzzi da”cinque” a fianco di Archie, così come quella che potrebbe portare Perl subito al via e sempre con Archie-Iannuzzi nel pitturato.