Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
Anticipo dalla fondamentale importanza, nella corsa alla Final Eight di Coppa Italia, questa sera al “Pala Fantozzi” (palla a due alle 21) tra l’Orlandina, con 12 punti e cinque vittorie casalinghe nelle ultime cinque giocate e la Dinamo Sassari, che insegue a 10. Non appena inserito nel motore Bell, il trend dei biancazzurri sardi è cambiato mentre la Betaland, già senza Nicevic, si trascina il dilemma su Delas: giocherà o no? Il dubbio verrà sciolto quando inizierà il riscaldamento. Da parte sua l’ex di turno Federico Pasquini (assistente all’Orlandina in A2 dal 2001 al 2003, capo allenatore con poca fortuna in B1 nel 2003/2004 e tanto di esonero a inizio del girone di ritorno), è consapevole che sarà una gara difficile per entrambe. «Giocheremo contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha aperto il tecnico e general manager di Sassari -che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono L’ex Pasquini: «Capo d’Orlando sta sognando, noi dobbiamo imporre il nostro gioco» tutti gli altri giocatori – da Sto-janovic a Diener, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo». Quindi Bell. «Le due partite vinte con Trento e con Szol-nok hanno un aspetto particolarmente positivo, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le gare, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello». In dubbio Lawal, non ci sarà Johnson-Odom che, seppur ancora tesserato, dovrebbe andare via con l’arrivo di Bell. «Con le griglie attuali – ha concluso Pasquini – ogni vittoria è cruciale, tanto più con una squadra che, come Capo d’Orlando, è in striscia da cinque partite». I precedenti al “Pala Fantozzi” sono tre con un bilancio favorevole ai paladini (2-1). In Legadue, nel 2004/2005, la formidabile armata di coach Perdichizzi, poi promossa in A, sigillò la gara con un 14-0 nei primi 3′ vincendo 98-78. In A, il 30 novembre 2014, una grandissima vittoria dell’Orlandina (72-71) contro la Dinamo che aveva già vinto la Supercoppa e completò la sua straordinaria annata con il triplete conquistando Coppa Italia e scudetto. L’unico acuto sardo risale alla scorsa stagione, il 29 novembre 2015, quando Sassari passò dominando (52-77) nel giorno dell’esordio di Marco Calvani in panchina al posto di Meo Sacchetti per la grande delusione del popolo Orlandino che voleva riabbracciarlo. Stasera è un’altra storia e con un ex di lusso, stavolta dalla parte orlandina: Drake Diener, dal 2011 al 2014 autore di tre stagioni indimenticabili in Sardegna.