Ancora tra un anno è il brano con cui i Pooh hanno chiuso per anni i loro concerti. Una strana doppia coincidenza a pochi giorni da quello che è stato annunciato come l’ultimo spettacolo della storica band, in programma venerdì prossimo a Bologna. Quel brano sembra essere stato scritto anche per Avellino e Capo d’Orlando che dopo un anno esatto, nello stesso giorno, si ritrovano ad affrontarsi. Da quella gara è forse cominciata una nuova era della storia della Scandone. Il 27 dicembre 2015 iniziò la striscia record di 12 vittorie consecutive dopo il clamoroso scivolone casalingo nel derby contro Caserta. La vigilia fu caratterizzata da due profezie proprio sulle colonne del nostro giornale: la nostra, in cui parlammo di autentico spareggio tra Sacripanti e Griccioli, e quella del diesse siciliano Sindoni che prefigurò la rinascita di Avellino. Alla fine la seconda indirizzò anche la prima. Fu la panchina di Griccioli a saltare, mentre Sacripanti sbarrò il casello all’arrivo di coach Dalmonte. Il bilancio complessivo dei confronti in serie parla di 8 successi di Avellino e 5 dei paladini. Il tutto in cinque diverse stagioni. Fattore campo rispettato poco: 4-3 al Pala Del Mauro, addirittura 4-2 per i lupi al Pala Fantozzi, l’impianto dedicato all’omonimo play livornese, artefice della scalata nei campionati professionistici, quando era ancora in attività.
Un’anomalia come tante che rendono particolarmente simpatica la formazione siciliana: dai grandi vecchi del basket nazionale ed europeo che scelgono ed hanno scelto il sole della costa orientale siciliana per chiudere la loro carriera, alle prelibatezze culinarie locali del tutto atipiche come i panettoni natalizi di cui ci parlava l’altro giorno lo stesso diesse Sindoni.
Sono state tredici sfide spesso piene di significato. Quella che va oltre la storia dei due club è gara-3 di semifinale play off del 15 maggio 2008. Il Pala Del Mauro tributò l’ultimo saluto a Gianmarco Pozzecco che in quella circostanza chiuse la sua carriera. La gara portò quella serie sul 3-0 aprendo le porte della semifinale scudetto e soprattutto della successiva Eurolega. Le note di Devotion risuonarono per la prima volta in un Pala del Mauro che, di lì a qualche settimana, avrebbe cambiato volto. Il match di andata in regular season al Del Mauro (Green 33 punti e 56 di valutazione) fu altrettanto importante: cambiò il vento chiudendo la porta agli spifferi che pur si avvertivano sulla panchina di coach Boniciolli. Il coach triestino proprio l’anno prima si salvò riuscendo ad espugnare il Pala Fantozzi. Fu la prima vittoria di Avellino in Sicilia nel segno di Nikola Radulovic: 23 punti con 4/5 da tre nella sua seconda gara in biancoverde. Il campionato 2007/08 fu d’oro anche per i siciliani di coach Meo Sacchetti (quarti di finale in Coppa Italia e quarti in campionato) che incrociarono per ben cinque volte Avellino (4-1 il bilancio complessivo per Avellino). Se a ciò aggiungiamo il 2-0 per i bianco verdi della scorsa stagione si capisce che negli altri tre campionati il bilancio è stato di 4-2 per i siciliani. In questi sei confronti anche qualche pagina amara della storia della Scandone in serie A. In particolare i primi due confronti del 2005/06. All’andata Capo d’Orlando allungò a sette la striscia di sconfitte iniziali di coach Giuliani determinandone l’esonero. Al ritorno, al Pala Fantozzi, neanche coach Capobianco riuscì a fare meglio.