AVELLINO – L’Orlandina non riesce a tenere il ritmo vincente casalingo e perde nettamente ad Avellino contro una Sidigas apparsa nettamente superiore, mai in difficoltà, continua in attacco e attenta di difesa, mostrando basket spettacolo e grande sicurezza, raggiungendo il vantaggio in doppia cifra già a fine primo periodo, senza mai scendere al di sotto. Determinante, per i siciliani, l’assenza di Fitipaldo, volato al Galatasaray: la squadra di Di Carlo, senza di lui perde talento e certezze. Al di là di ciò, la Betaland soffre oltremodo la fase offensiva della Sidigas che chiude con cinque uomini in doppia cifra facendo pure riposare Ragland nell’ultimo quarto e mostrando una grande varietà di soluzioni offensive. La Betaland era partita bene, mettendo il muso avanti e con- ducendo l’inizio delle danze (4-7 grazie ad Archie e Diener). Ma veniva fuori immediatamente la forza offensiva della squadra di coach Sacripanti, con il talento di Thomas (micidiale oltre l’arco) e Ragland, insieme autori di 44 punti a fine gara, che lanciavano i padroni di casa chiudendo ilprimo quarto con 30 punti all’attivo, grazie ai punti esclamativi di Randolph e Green oltre l’arco. Un margine di 13 lunghezze reso ancor più largo da Randolph (+18, 40-22 al 15′). La Betaland perdeva troppo presto la bussola. Finiva sotto anche di 20 prima di svegliarsi con un break di 0-7 utile soltanto a spezzare il ritmo dei padroni di casa, scatenati e bravi a far girare palla con grande scioltezza. Avellino continuava a giocare nella ripresa con la stessa intensità, mentre Capo d’Orlando faceva quel che poteva, tentando di non farsi travolgere. Scatenato il duo Ragland-Thomas. A questi si aggiungeva anche l’imprevedibilità del folletto Green e Avellino era in totale controllo della partita. La Sidigas allungava ulteriormente, scappava via e metteva in cassaforte il successo con largo anticipo: +22 (71-49) chiudendo il terzo periodo avanti di 19. Tra gli ultimi a mollare c’era Stojanovic così come l’irpino lannuzzi, accolto con affetto dal pubblico di casa prima dell’inizio del match. Il finale era di fatto consegnato alle statistiche, con l’indemoniato Green che faceva gioire ulteriormente i propri tifosi. Da segnalare le due triple segnate da Drake Diener che valgono per l’atleta dell’Orlandina la palma di miglior realizzatore oltre l’arco della storia del club.
Le pagelle
Diener 6 – Si presenta da ex, scambiandosi di ruolo con Tepic per fronteggiare la partenza di Fitipaldo. È il punto fisso della difesa irpina, soffre i raddoppi, trova pochi spazi per colpire ma qualche guizzo di pura classe c’è stato.
Tepic 5,5 – Parte da combo guard nella sua intercambiabilità, si segnala per i 5 assist, fa poco in attacco.
Stojanovic 6,5 – A volte testardo ma tira fuori dal cilindro cose interessanti tra le quali un coast to coast, nel secondo quarto, che diventa l’azione più spettacolare della serata. Abbondantemente in doppia cifra, è il migliore dell’Orlandina con 19 di valutazione.
Archie 4,5 – Il peggiore “Mimmo” della stagione. Inesistente in attacco (1/7 dal campo) e a rimbalzo (2), 3 di valutazione, -20 di plus/minus.
Delas 6 – Come le palle perse che ne scalfiscono il voto che poteva essere migliore con il 5/8 dal campo e i 3 assist smazzati.
Laquintana 5 – Mette due “bombe” ma prosegue nel processo di involuzione in corso da qualche settimana. Non viene chiamato subito a fare il sostituto di Fitipaldo, appena 1 assist, 4 palle perse e -1 di valutazione.
Perl 5 – Come sopra. Il magiaro tira appena due volte, anch’egli è in calo.
lannuzzi 6 – Applaudito avellinese purosangue, sistema qualcosa nella ripresa tanto per guadagnare la sufficienza e sfiorando la doppia cifra in attacco.
Di Carlo (all.) 5.5 – Piano gara cambiato e lezione psicologica al gruppo scosso dalla partenza del suo alfiere. Le prova in tutti i modi, forse di più non poteva.