Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO – La Betaland Capo d’Orlando potrebbe sostituire Fitipaldo con il classe 1994 Nikola Ivanovic. Il montenegrino, in forza all’Aek Atene, viaggia a 6.4 punti e 3.2 assist di media in campionato, mentre in Champions League la media punti è di 5.4. L’arrivo in prestito di Ivanovic permetterà così a coach Di Carlo di colmare il vuoto lasciato dal play argentino, passato al Galatasaray. Ivanovic giocherà stasera l’ultima partita di Coppa con l’Aek e domani sarà a Capo d’Orlando per la firma del contratto e per prendere confidenza con i canestri del PalaFantozzi e con i suoi nuovi tifosi. Intanto, Drake Diener ha raggiunto e superato i 500 punti segnati con la maglia dell’Orlandina diventando il settimo marcatore della storia di Capo d’Orlando a 17 punti da Pozzecco. Con le tre triple segnate a Pesaro ha toccato quota 72 con la maglia della Betaland diventando il miglior realizzatore da tre punti nella storia della società siciliana superando Keith Carter a quota 71. Nel campionato italiano ha segnato 582 triple, ed è il giocatore con più tiri da tre realizzati in attività. La società paladina, intanto, ha deciso di sfruttare la sosta del campionato per programmare un miniritiro a Malta da oggi a sabato 14 a cui prenderanno parte gli atleti con al seguito fidanzate, mogli e familiari, ospiti nelle strutture della Federazione Maltese che vedrà due atleti della nazionale locale aggregati agli allenamenti dell’Orlandina. Saranno quattro giorni di lavoro duro per gli atleti che però potranno staccare dalla routine quotidiana e rilassarsi dopo gli allenamenti con i propri cari in una cornice straordinaria come lo è l’isola di Malta. Lo staff e gli atleti alloggeranno nello stesso albergo con le famiglie, pranzeranno e si muoveranno con loro. «Vogliamo sfruttare questa settimana di sosta – dichiara Salvatore Poma, preparatore atletico della Betaland Capo d’Orlando – e avere qualche giorno in più con carichi di lavoro intensi. Faremo quasi sempre doppie sedute di allenamento. La scelta del club di coinvolgere attivamente nel ritiro le famiglie è la ciliegina sulla torta. A Malta avremo la possibilità di accedere a strutture importanti e concentrarci sul lavoro e gli obiettivi individuali e collettivi, ma nello stesso tempo gli atleti potranno spezzare la routine quotidiana degli allenamenti, vivere la cosa in un contesto totalmente nuovo avendo vicino tra l’altro i propri affetti. I ragazzi sanno che dovranno lavorare duro, ma sono felici di avere le famiglie al seguito e tempo libero da passare con loro. Domenica non si giocherà per cui potrò lavorare con più libertà sui ragazzi. Siamo soddisfatti di quanto fatto finora – conclude – ma Malta rappresenta per noi un nuovo punto di partenza verso nuovi obiettivi. Il fatto di rivoluzionare luoghi, orari e modalità di lavoro è importantissimo».