Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Con il rientro in sede della squadra da Malta e l’arrivo di Nikola Ivanovic, l’Orlandina è pronta per ripartire. Da oggi, gli allenamenti in vista della ripresa del campionato con la Betaland impegnata nella complicatissima ma affascinante sfida ai tricolori in carica di Milano domenica al “Forum” di Assago. Coach Gennaro Di Carlo, fresco di rinnovo del contratto sino al 2019, ha espresso parole di elogio per le strutture trovate nell’Isola dei Cavalieri tanto che non viene escluso un completo pre-campionato in futuro. «La squadra ha lavorato molto bene negli ultimi tre giorni – ha detto Di Carlo ai giornalisti maltesi prima della partenza – e siamo ora pronti a riprendere con la nostra stagione con rinnovata energia e determinazione». Attenzione puntata persino su uno dei sette giocatori locali, alcuni nel giro della nazionale, che si sono uniti ai biancazzurri negli allenamenti e partitelle conseguenti. «Cito Sam Deguara- ha detto il tecnico campano – un giocatore che conoscevamo da prima. Personalmente ho seguito i suoi progressi quando ha giocato per Treviso e Reggio Emilia. Si è migliorato molto e penso che ora è pronto a giocare per una buona squadra in Europa. Gli altri hanno mostrato un sacco di potenziale. Hanno solo bisogno di essere ambiziosi e pronti a fare sacrifici». In conclusione, prima dei saluti, ai cronisti del posto, molto interessati nel seguire l’Orlandina, Di Carlo, vista la classifica alla fine del girone di andata e considerato anche la felicità per avere allungato il contratto, ha dichiarato che l’obiettivo, dopo le Final Eight di Coppa Italia, è quello di conquistare un posto nei playoff. Vale a dire replicando, in tal caso, la magica stagione 2007/2008 di Sacchetti, Vacirca e Pozzecco. È un’Orlandina rigenerata e che guarda in alto, quindi, considerando che l’obiettivo minimo, quello della salvezza, è quasi conquistato. I problemi sono quelli della ripresa integrale del gruppo, dal punto di vista fisico. Bisogna adesso inserire Ivanovic che cercherà di fare dimenticare Fitipaldo (e non sarà facile), attendere il ritorno del capitano Nicevic, il grande assente giustificato della stagione e reintegrare Archie, reduce da un intervento di pulizia al ginocchio che, comunque, è stato pur sempre un intervento chirurgico. Per il mercato sembra ormai accantonata la possibilità che Laquintana vada in prestito da qualche altra parte anche perché è l’unico play di ruolo che può cambiare Ivanovic e resta la possibilità di reperire un lungo italiano (per questo era stato fatto un pensiero per l’esperto Amoroso, di Roseto) se nel caso i tempi di recupero di Nicevic dovessero prolungarsi. La società tiene in mano sempre una cartuccia che potrebbe essere esplosa, come no: quella di tesserare un extracomunitario, in un determinato settore, per il definitivo salto di qualità.