Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Occhio al presente e sguardo al futuro. L’Orlandina pianifica i progetti per stabilizzarsi nella massima serie e il decano dei dirigenti siciliani, Francesco Venza, in sella dall’I luglio 1998, è uno degli artefici principali di questo miracolo sportivo che prosegue. «Credo che l’anno scorso – dice il dg biancazzurro – dopo il cambio di panchina si sia cominciato a lavorare in un determinato modo che ha portato a ottenere la salvezza con quattro turni di anticipo e, contestualmente, si è incominciato a porre le basi per il proficuo lavoro di quest’anno costruendo una squadra non dipendente da atleti americani e puntando ad un gruppo relativamente giovane con prospettive per un futuro migliore e formare, insieme, una pallacanestro senza particolari egoismi. Le scelte del ds Giuseppe Sindoni e di coach Di Carlo hanno prodotto l’equazione sotto gli occhi di tutti. Prima della gara di Avellino, preparata con la improvvisa partenza di Fitipaldo, eravamo la seconda migliore difesa del torneo, un dato che va messo in risalto ed abbiamo mantenuto la nostra identità pur giocando con Avellino, Brindisi e Pesaro una pallacanestro diversa». C’è anche l’occasione per chiudere, definitivamente, il discorso Fitipaldo (stasera il suo Galatasaray gioca contro Milano, prossimo avversario dell’Orlandina, in Eurolega ndc). «La cessione di Fitipaldo – prosegue Venza – è stata una grande occasione per noi e per lui, adesso si sta inserendo Ivanovic che tutti speriamo possa fare bene». Inizia domenica il girone di ritorno con l’obiettivo dei playoff: «Prima di vedere se possiamo aspirare ai playoff- dice Venza -dobbiamo anche pensare che, al “Pala Fantozzi”, seppur in striscia aperta di sette vittorie di fila, dovranno venire seconda, terza e quarta in classifica, cioè Venezia, Avellino e Reggio Emilia e una squadra, come Trento, sempre difficile seppur non brillante come nei due tornei passati. Però c’è grande ottimismo perché la squadra è buona e speriamo di avere presto tutti gli effettivi, compreso Nicevic». Nove anni dopo sarà ancora Final Eight tra meno di un mese. «Un risultato di grande prestigio e andremo a Rimini sereni e vogliosi di fare il meglio possibile. Però non ci sono in palio due punti, non avremo niente da perdere e, in una partita secca, tutto può succedere». La trasferta di Milano non sarà una gita fuori porta: «Assolutamente. Andremo per giocare la nostra miglior gara possibile con un avversario che non è in un momento ideale ma che, in Italia, è primo in classifica e resta la logica favorita per lo scudetto». Il presidente Enzo Sindoni, oltre un mese fa, al nostro giornale disse : “Lavoriamo per stabilizzarci in Serie A”. Su quali basi? «Con una sempre maggiore solidità economica e nella continua ricerca di prospetti di giocatori interessanti e futuribili in un progetto tecnico che abbia continuità negli anni e possa permettere anche in futuro di realizzare altre operazioni come quella di Fitipaldo».