Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
Capo d’Orlando. Giovedì 18 ottobre 2007, turno infrasettimanale: al “Pala Lido” di Milano si materializza in Serie A la stella di Drake Diener che realizza 34 punti, in una serata bestiale, permettendo all’Orlandina, per la gioia irrefrenabile del presidente Enzo Sindoni, milanese di adozione, di battere l’Olimpia per la prima volta. In vista del match di domenica (stavolta si giocherà al “Forum” di Assago), l’unica vittoria conseguita dai paladini sul campo delle “scarpette rosse” resta uno scalpello, una gemma, forse il successo più prestigioso nei sei anni di Serie A.
Diener era arrivato in estate da Castelletto Ticino (A2), era partito bene alla sua prima volta nella massima serie ma, probabilmente, la incredibile prestazione di quella sera gli schiuse le porte di una carriera fantastica. Adesso, a distanza di nove anni e tre mesi, “Mandrake” sarà ancora avversario di Milano con la maglia di Capo d’Orlando e, in ogni caso, resterà sempre lui il principale avversario sul quale coach Repesa raddoppierà le attenzioni difensive.
Come detto quello fu l’unico successo dell’Orlandina a Milano, per il resto sono arrivate quattro sconfitte, alcune colossali nelle proporzioni. Finì 103-94 nel 2005/2006, quindi 92-72 nel 2006/2007, 98-69 nel 2014/2015 e 84-57 nella scorsa stagione. Come dire, l’Orlandina non è mai stata in partita, ad eccezione di quella magica serata. Il confronto Milano-Capo d’Orlando è però sempre particolare. Gli incredibili ricorsi della storia dicono che, nel giugno 1996, Milano, allora targata Stefanel, con Tanjevic in panchina, vinse l’ultimo scudetto prima di una lunga astinenza (interrotta nel 2014) e l’Orlandina veniva salvata, in C2, dal fallimento con l’arrivo di Enzo Sindoni alla presidenza che non poteva di certo immaginare, allora, di poter sfidare per la sesta volta quella che, da giovanissimo, era la sua squadra del cuore e per la quale faceva il tifo ai tempi della Simmenthal e della Billy. In ogni caso la Betaland arriva alla gara di domenica con una grande classifica e la consapevolezza di non avere nulla da perdere e l’importante, come molti dicono mettendo le mani avanti, sarà quello di limitare i danni. Non solo: mancherà Archie (in convalescenza dopo la pulizia al ginocchio), oltre a Nicevic, e non sarà facile, per coach Di Carlo, fronteggiare l’emergenza nel settore lunghi. Se ne parlerà oggi pomeriggio alle 16,45 quando, dopo circa un mese, tornano le conferenze pre-gara per via della sospensione per le festività natalizie. Nella sala stampa “Daniele Di Noto”, oltre al tecnico che parlerà della gara, ci sarà la presentazione, a stampa e tifosi, di Nikola Ivanovic, il nuovo play ingaggiato al posto di Fitipaldo e pronto per l’esordio.