Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO Inizia il girone di ritorno con la gara più complicata, quanto affascinante, del calendario per l’Orlandina che, in piena emergenza nel settore lunghi, questa sera (palla a due alle 18,15, arbitri Sabetta, Rossi, Capotorto) scende nell’arena del “Forum” di Assago, per affrontare i campioni d’Italia in carica, capolista ed imbattuta in casa Emporio Armani Milano. Non avrà nulla da perdere la Betaland, consapevole di affrontare un roster di un altro livello, super favorito, malgrado i problemi accusati soprattutto nel cammino dell’Eurolega, per rivincere il tricolore e poter centrare, insieme alla Coppa Italia, il “triplete” italiano visto che la Supercoppa 2016 è già in bacheca. Se coach Repesa avrà l’imbarazzo della scelta, Di Carlo è invece alle prese non notevoli problemi, soprattutto per chi presidia la zona della vernice. Al lungodegente Nicevic, si aggiunge l’assenza di Archie, in convalescenza dopo il recente intervento di pulizia al ginocchio e che spera di rientrare domenica prossima quando, al “Pala Fantozzi”, arriverà Venezia. Quindi il tecnico campano, fresco di rinnovo sino al 2019, non avrà altro che da partire con Iannuzzi e Delas sotto le plance anche se non viene esclusa l’opzione Tepic, da utilizzare da “quattro”, magari intercambiabile con Stojanovic, lasciando inizialmente in panca il lungo avellinese, in effetti molto più adatto a cambiare Delas da centro. Per il resto lo “starting five” sarà composto da Diener, Stojanovic e, chiaramente, Ivanovic, al giorno del suo debutto nella Serie A italiana ed anche nell’Europa occidentale visto che le sue esperienze sono sin qui maturate in Montenegro, Serbia e Grecia. E le caratteristiche del play, prelevato in prestito dall’Aek Atene, sono molto attese per verificarne sostanza e capacità in proiezione futura. Non ci sono molte frecce nell’arco di Di Carlo che si augura presto di poter lavorare con l’intero gruppo. Spesso, fuori casa, è stata utilizzata la zona, un espediente che potrebbe tornare utile stasera, pur davanti ai tiratori milanesi (Simon su tutti), ai rimbalzi infatti ci sarà da soffrire anche nella gestione dei falli davanti a McLean, Macvan o al Raduljica visto giovedì sera contro il Galatasaray di Fitipaldo in Eurolega. Pesa ancora il dente avvelenato della gara di andata che ha contrassegnato l’unica sconfitta dell’Orlandina in casa: quasi sempre avanti, la Betaland venne ripresa partendo da un canestro, entrato incredibilmente oltre i 24″ del tabellone, di Cinciarini ma convalidato. Non è alla gara di stasera che l’Orlandina guarda per i suoi obiettivi, Di Carlo ha assicurato che ci sarà il massimo impegno ma la forza di Milano, fisica e difensiva soprattutto e le ampie scelte nelle rotazioni, impone una ra-giondilogica: soloconun miracolo ed una super prestazione, i biancazzurri potranno almeno giocarsela.