Claudio Argiri- Giornale di Sicilia
Dopo due trasferte infruttuose a cavallo del giro di boa la Betaland torna domani nel fortino di casa dove vince da 7 gare e dove solo la capolista Milano, con fatica, ha saputo far breccia. Il match del diciassettesimo turno di serie A si disputerà alle 12 per consentire la diretta di Sky, la terza apparizione interna televisiva dei biancoazzurri, quarta totale, con un successo e 2 ko. Ma l’ospite del mezzogiorno di fuoco dell’Orlandina è quella Venezia portafortuna da queste parti visto che ci ha perso negli ultimi due campionati e sempre a gennaio (67-54 e 55-53) per altrettante sfide vitali per la salvezza dei biancoazzurri, anche se non c’è più il talismano Recalcati in panca ed i lagunari occupano un meritato secondo posto con 24 punti, vincono da 4 gare esterne e hanno trionfato in 9 degli ultimi 10 incontri. Per abituarsi all’orario inedito quest’anno la squadra paladina, sesta ex-aequo a quota 16, si è allenata spesso proprio a mezzogiorno. Arbitreranno Mattioli (vittoria su Cremona nell’unico precedente), Bartoli (ko a Caserta e Avellino) e Ranaudo (Caserta). Venezia, la trasferta di solito benevola di Torino ed il successivo match casalingo contro Trento che precederanno le final eight di Coppa Italia di Rimini presentate lunedi scorso con i paladini di fronte a Reggio Emilia il 16 febbraio, saranno i match chiave per le ambizioni play-off della Betaland, in vantaggio di ben 8 lunghezze sulla zona retrocessione ed in piena lotta con altre 8 compagini per 5 posti disponibili. «Siamo ambiziosi, non vogliamo fermarci, ma sappiamo che tutto quello otterremo dovremo sudarlo», commenta Gennaro Di Carlo che proprio contro i veneti vinse un anno fa la prima partita da capo allenatore in A. «Procediamo in quello che è il nostro percorso, -aggiunge Di Carlo – dobbiamo ultimare presto l’inserimento di Ivanovic. Ci siamo preparati alla sfida contro Venezia con l’obiettivo di mantenere inviolato il Pala Fantozzi in modo da rimanere tra le prime otto. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di qualificarci per i play-offe ci proveremo in tutti i modi. Se non ci riusciremo pazienza, ma riteniamo di avere chances di riuscirci». Per alimentare le speranze si affida al rientrante Archie, reduce da un piccolo intervento di pulizia al ginocchio durante la sosta del campionato che gli ha fatto saltare la sfida di Milano, al debuttante, davanti ai suoi nuovi tifosi, Nikola Ivanovic, playmaker montenegrino visto all’opera domenica scorsa quando, come Tepic, era febbricitante. Ma il leader sul parquet è il sempreverde Drake Diener, salito notevolmente di tono nell’ultima fase del torneo. «Qualcuno pensava che la mia carriera fosse finita ma non importa – spiega il cecchino statunitense -. Mi bastano le motivazioni e gli stimoli che io stesso mi dò». Come primi tifosi capitan Nicevic ed il lettone Berzins, quest’ultimo rientrato a Capo d’Orlando a proseguire la riabilitazione dopo l’intervento al ginocchio che, salvo post season, gli ha fatto chiudere già lo scorso ottobre la stagione. A proposito di play-off il treno che la Betaland potrebbe prendere rischia di essere l’ultimo per il club visto che il Consiglio federale della Fip di ieri a Roma presieduto da Gianni Petrucci e la partecipazione del presidente del Coni Malagò, ha espresso l’intendimento che dalla stagione 2017-18 gli impianti utilizzati per i play-off della serie A abbiano una capienza non inferiore ai 5000 posti seduti e dotati di impianto per l’aria condizionata mentre la tensostruttura del Pala-Fantozzi ufficialmente ha la capienza minima di 3500 posti. Tornando a domani sulle tribune anche tanti ragazzi della categoria «Aquilotti» dell’Orlandina Young e di altre sette società PCR Messinese, Cestistica Torrenovese, Basket Eolie, Basket Giarre, Happy Basket Palermo, Basket Bagheria e Basket School Gela che prenderanno parte al torneo «Conad», manifestazione che si svolgerà tra il PalaValenti e la scuola media «Mancari» di Capo d’Orlando, prima e dopo Betaland-Venezia, in cui tutte le società partecipanti saranno presenti grazie al progetto «WelcomeToCapo».