Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
Palla a Diener. Il leader dell’Orlandina protagonista ieri pomeriggio nella conferenza pre-gara in vista del ritorno in casa dei paladini che domani, dopo 27 giorni, tornano davanti ai propri tifosi per affrontare la vice capolista Umana Venezia (ore 12, diretta su Sky Sport) e con una notizia positiva: rientra Dominique Archie a poco più di due settimane dall’intervento di pulizia al ginocchio. “Sto bene fisicamente e con la mia esperienza – ha detto “Mandrake” – certamente mi sono preso addosso il peso delle responsabilità dopo la partenza di Fitipaldo. A Milano ho giocato 35’ e stavo bene anche dopo, non accadeva sino a due mesi fa. Abbiamo perso Bruno ma la mia fisicità va migliorando e questo è positivo. Giochiamo contro Venezia che segna 87 punti di media a partita. Secondo me forse loro hanno più talento in attacco e se proviamo a vincere realizzando 90 punti sarà più difficile per noi. Contro una squadra di tiratori dobbiamo giocare più di fisico e con difesa intensa”. Final Eight conquistata e obiettivo playoff a lunga scadenza: come vi preparate per questi traguardi? “Semplicemente dobbiamo pensare solo alla prossima partita, una alla volta. Quindi siamo concentrati sulla gara contro Venezia, quando sarà tempo della Coppa Italia penseremo a quella”. Per qualcuno eri finito, anche dopo il tuo ritorno a Capo d’Orlando, invece il tuo rendimento cresce: ti sei tolto qualche sassolino dalla scarpa? “Onestamente no, sono sempre uno motivato da me stesso e non mi interessa cosa pensano gli altri. Se qualcuno pensava che fossi finito magari aveva ragione visto che, a 34 anni, l’anno scorso ho riavuto il morbo di Chron. Non sono arrabbiato, sono tornato a Capo d’Orlando ma già a marzo e aprile scorsi stavo bene ed ero pronto per giocare di nuovo ad alti livelli”. Come cambia il vostro modo di giocare con Ivanovic? “E’ difficile dirlo dopo una sola partita visto che Fitipaldo era forse il migliore giocatore del campionato. Nikola è un play che serve, è un ragazzo d’oro, ha meno talento di Bruno, quindi dobbiamo vincere con cuore, intensità, fisicità e Ivanovic porta questo”. Il microfono è poi passato a Gennaro Di Carlo. “Archie – ha esordito l’head coach – se non ci sono particolari problemi sarà della partita anche se non so in che condizioni arriverà. Non so quanto potrà giocare ma darà un buon contributo, se è della contesa ha un livello accettabile”. L’avversario è di quelli tosti, anche con la profondità di un roster che presenta un secondo quintetto che può giocare titolare. “Arriviamo in condizioni diverse rispetto alla gara dell’anno scorso. Venezia rappresenta l’avvio di un nuovo corso dove partiamo da un livello alto di classifica che vogliamo mantenere e ripartire vincendo. Sarebbe molto importante camminare in classifica e verso questo nuovo orizzonte da raggiungere, i playoff. Per poter navigare dobbiamo vincere, arriviamo con molte più certezze e davanti abbiamo una squadra tosta, di talento, che ha giocato nove gare in casa e sette fuori e, di queste, ne ha vinte cinque. Venezia va rispettata ma se vogliamo ambire a certi traguardi abbiamo un solo verbo, quello di vincere e tenere aperta la striscia casalinga vincente”. Quale sarà la chiave? “Quanto riusciremo a fare noi e quanto saremo costretti ad adeguarci a loro, quando mantenere la nostra identità alla pallacanestro che ci ha portato ai risultati e quando invece dovremo essere più attenti con qualche accorgimento difensivo in più per arginare il loro arsenale offensivo. Da questo punto di vista mi aspetto una gara importante per la nostra squadra, vincere ci farebbe fare un passo avanti anche per la mentalità. Vedo un gruppo ancora più motivato“.