Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO – La sfida di domani al “PalaRuffini” di Torino (ore 18,15, diretta su Antenna del Mediterraneo o in streaming su amnotizie.it) seppur arrivi alla terza giornata di ritorno, è già per l’Orlandina un importante crocevia sulla rotta dei playoff. «Oggi dobbiamo avere chiaro – ha esordito coach Gennaro Di Carlo nella conferenza stampa di ieri – che ci troviamo al quinto posto condiviso anche con Torino e nell’arco di quattro punti ci sono sette-otto squadre. La lotta è serratissima, lo sapevamo. Avevo detto sin dall’inizio del torneo che ci sarebbe stato un grande equilibrio a parte le prime quattro. Sarà così da qui alla fine, dobbiamo tenere alta la determinazione e l’intensità e cercare di trovare sempre nuove energie per alimentare la ricerca dell’obiettivo. Dopo sei mesi di campionato e di lavoro duro stiamo mettendo, come si suol dire, fieno in cascina e sono convinto che raccoglieremo i frutti in seguito. A Torino ci credo perché conosco il carattere della mia squadra e del lavoro che con lo staff che stiamo portando avanti anche come condizione fisica». Torino non ha cambiato nulla rispetto all’andata. Che ne pensa? «È un gruppo di eccellente talento, DJ. White, Wright e Washington sono elementi di valore assoluto, poi ci sono l’esperienza di Poeta, la freschezza di Harvey e Wilson. È una squadra di valore, hanno tenuto questa ossatura perché è un gruppo che è cresciuto, hanno attraversato un periodo non propriamente bello ma hanno un allenatore, Vitucci, di grande esperienza. Stanno ottenendo ottimi risultati, hanno vinto le ultime tre, a Pesaro e Varese e in casa con Avellino che ha appena battuto Milano. Ma è giusto che guardiamo dentro casa nostra e andremo al “PalaRuffini” per tornare a vincere in trasferta». Fra due settimane sarà Final Eight. Sentite l’avvicinarsi di questo appuntamento? «Sì ma la vediamo come una tappa intermedia del nostro cammino di crescita. Abbiamo l’ambizione di andare ancora più in alto e per questo in cantiere ci sono le prime idee per la prossima stagione, quindi in questo momento focalizziamo l’attenzione sulla gara di Torino e alla Final Eight ci penseremo quando sarà il momento visto che prima avremo un’altra delicata gara casalinga contro Trento». In sala stampa anche Antonio Iannuzzi, ultimamente un po’ in calo dopo lo strepitoso girone di andata disputato. «È perché – ammette il lungo irpino – inizia a farsi sentire un po’ la stanchezza. Lavoriamo intensamente da agosto al cento per cento, ogni giorno lavoriamo per migliorare tutti gli aspetti. Ho molto da migliorare, se fossi stato perfetto in Serie A sarei arrivato prima. L’importante è che stiamo portando a casa dei risultati. Torino è una partita importante perchè vogliamo tornare a vincere fuori casa e confermare, al “PalaFantozzi”, il nostro eccellente rendimento, per raggiungere il nostro obiettivo». Per un lungo è importante il play: cosa è cambiato con lvanovic? «Più che cambiato Nikola ha riportato quella velocità nel gioco che senza Fitipaldo, ultimamente, stavamo un po’ perdendo. Ivanovic è stato subito disponibile con lo staff e – chiude l’ex centro di Omegna – ci stiamo trovando bene».