Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
Pari punti in classifica ma non patta tra Fiat Torino e Betaland Capo d’Orlando con i paladini che giocano probabilmente il miglior basket d’Italia e negli ultimi anni tra A2 e serie A hanno sempre battuto i rivali di turno, compreso il 90-77 dell’andata nel fortino di casa. Dalle 18.15 nella terza di ritorno, arbitri Biggi,Weidmann e Caibucci, in ballo ci sono due punti pesanti in ottica play-off visto che entrambe occupano la quinta poltrona in una graduatoria che vede tre squadre a quota 18 (1′ altra è Reggio Emilia) e ben 5 a 16 per una lotta post season avvincente. L’obiettivo minimo dei biancazzurri è difendere il gap dell’andata ma con un successo che manca in trasferta dal lontano 5 novembre (l’unico in 8 viaggi) i play-off sarebbero sempre più vicini. “Per centrare il nostro nuovo obiettivo stagionale-spiega il ds Giuseppe Sindoni-potrebbero bastare 30 punti che potremmo raggiungere anche solo vincendo Prestanti gare casalinghe. Però sappiamo anche che ci sono 10 squadre in lotta per 5 posti per cui ogni partita sarà una battaglia e noi dovremo essere pronti a salire di livello anche in trasferta. Quella di Torino pur contro un avversario in forma, forte e motivato sembra l’occasione propizia perchè tra l’altro ci porta bene”. 5 infatti le vittorie in altrettanti precedenti, 2-0 per coach Di Carlo sul collega Vitucci. Simili le percentuali dal campo delle due squadre: Torino ha il 48.7% da due (15°), Capo d’Orlando 50.1% (12°) Torino 37% da tre (7°), Capo d’Orlando 38.2% (5°) Torino prima per rimbalzi difensivi in campionato, 27.3 a partita di media. Capo d’Orlando è prima per palle recuperate con 8,4 di media. “Rapidità, atleticità e grande talento le armi principali di Torino” dice Flavio Fioretti che da buon vice ha studiato a fondo i prossimi avversari della Betaland, attivi sul mercato dove hanno salutato Fall e dalla prossima settimana avranno Cuccarolo, l’uomo più alto d’Italia. Invece la Betaland è rimasta e rimarrà immutata visto che per fortuna Tommaso Laquintana, che sente aria di derby avendo militato due stagioni fa a Biella, ha deciso di non accettare le offerte di Brescia o Cremona ma di continuare a lottare per il club che ha scommesso su di lui quattro anni fa rinnovandogli il contratto fino al 2019. Il playmaker di Monopoli, involuto da un paio di mesi a questa parte con l’eccezione del match interno con i suoi corregionali di Brindisi, partirà in panchina visto che lo starting five potrebbe essere formato da Ivanovic, Stoianovic, Diener, Tepic e Delas, ovvero quattro slavi per un team Orlandino a decisa trazione est europea. Come cambio del pivot ecco Antonio Iannuzzi, un altro che respira aria di derby visto che l’anno scorso ha giocato Omegna in A2. “Torino è una gara importante perché vogliamo iniziare a vincere anche fuori – spiega il lungo campano -, sappiamo che è una buona squadra e sappiamo che vincere qualche gara fuori confermando il nostro andamento anche qui ci dà la possibilità di dimostrare che stiamo crescendo e che siamo una buona squadra”. “La gara di Torino è una possibilità importante di fare punti in trasferta – attacca coach Di Carlo -, ci credo perché ho fiducia nel lavoro che stiamo portando avanti riguardo gioco e condizione fisica. Dovessimo fare punti fuori cominceremmo a spaccare la classifica. Lavoriamo forte in funzione dei due punti fuori. Torino è una squadra di grande talento e di alto valore assoluto. Wright, White, Washington, la freschezza di Harvey, Wilson e Poeta. È una squadra di assoluto valore. All’andata difendemmo bene, ma loro hanno dato subito dopo una grande dimo -strazione che i gruppi pian piano escono dalle difficoltà. Hanno un allenatore di grande esperienza e molto in gamba. Ora vengono da 3 vittorie consecutive di cui due fuori con Varese e Pesaro e quella ottenuta in casa arrivata contro Avellino, che in questo momento è la squadra più in forma. Noi andremo a Torino con rispetto ma faremo di tutto per portare a casa una vittoria importante”.