Determinazione e voglia di far esplodere di gioia il PalaFantozzi. È emerso questa dalla conferenza di ieri in cui coach Gennaro Di Carlo e Milenko Tepic hanno presentato la gara con la Dolomiti Energia Trentino di domenica alle 18.15.
La stella serba della Betaland Capo d’Orlando, Milenko Tepic, ha analizzato lucidamente il momento che sta vivendo la squadra: «Siamo riusciti a fare un gran lavoro vincendo a Torino. È un campionato molto equilibrato, vincere o perdere 2-3 partite di fila può cambiare la prospettiva sul campionato. Per iniziare una striscia però devi concentrarti volta per volta sulla singola gara che devi giocare, noi stiamo pensando da giorni solo a Trento, è una partita importante e vogliamo arrivare pronti a fare di tutto per ottenere il massimo. Prima di firmare qui conoscevo già alcuni dei come Drake, Sandro, Dominique e gli altri europei. Sono ragazzi di grande personalità. Conoscevo il loro modo di giocare e sapevo che il campionato italiano è una lega fisica e atletica. Ero però convinto e lo sono anche adesso che se rispettiamo alcune regole possiamo competere con tutti, anche con squadra più atletiche di noi. Abbiamo un sistema di gioco molto definito in cui se capisci il meccanismo è facile inserirsi. Penso che vincere a Torino l’abbia dimostrato. Trento è una buona squadra, atletica e tra le migliori difese, hanno vinto contro Brindisi e Venezia, due gare dal punteggio basso. Che Trento rappresenti una sorta di Tabu per Capo per noi è soltanto una motivazione in più. Non è una squadra facile contro cui giocare, ma se muoviamo la palla e giochiamo come sappiamo abbiamo buone chance di vittoria. In che ruolo preferisco giocare? Dove serve alla squadra. Nella mia carriera ho giocato da play, da guardia e da ala piccola, mi ritengo una guardia che può giocare da playmaker – conclude il cestista vincitore dell’Eurolega nel 2011 – ma se occorre, nonostante non è una posizione in cui mi trovo a mio agio, provo a ricoprire il ruolo di ala grande».
Rincara la dose coach Di Carlo: «Trento fa dell’aspetto difensivo il suo punto di forza. Sono molto fiducioso, penso che siamo pronti a fare una grande partita. Le motivazioni per cui il PalaFantozzi non si riempie più come un tempo non le conosco, ma finora il pubblico è stato comunque molto caloroso. Noi siamo concentrati sull’evento singolo, ma per il popolo orlandino è una partita speciale. Sono convinto che domenica sarà una grande gara, ci sarà da battagliare tanto e al PalaFantozzi, per citare Dan Peterson, mi aspetto ci sia un pandemonio. Il campionato è lungo, voglio vedere domenica dopo domenica questo gruppo crescere e migliorare, vedremo da qui a un po’ di tempo cosa questo gruppo può realmente esprimere. Questa squadra ha ancora grandi margini di miglioramento a mio avviso. Vedremo già da domenica, quando affronteremo una squadra molto quadrata, quanto è alto il nostro livello. Trento per noi è una bestia nera, ha vinto qua il campionato di A2 e in Serie A con loro non abbiamo mai vinto. Vincere con loro potrebbe anche significare una svolta nella mentalità di tutti. A Trento bisognerà contrapporre la nostra organizzazione in maniera forte e decisa, non lasciar loro modo di esprimersi. Dobbiamo contrapporgli il nostro sistema e imporre le nostre regole, sarà la chiave per metterli in difficoltà. Domenica sono convinto che questo connubio tra la città, il pubblico e la squadra, farà come sempre scattare la magia» ha poi concluso l’allenatore della Betaland Capo d’Orlando.
Ufficio Stampa Betaland Capo d’Orlando