Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO È un’autentica battaglia quella che si prevede nella intensissima sfida Orlandina-Trento che, questa sera al “Pala Fantozzi”, vedrà i paladini tornare a giocare alle 18,15 (non accadeva da metà dicembre nel vittorioso match con Pistoia). Di fronte due squadre in salute ed in ascesa: otto successi di fila casalinghi da difendere per Capo d’Orlando ed una striscia di due vittorie consecutive che sono tre, invece, per la Dolomiti Energia, che ha fatto filotto dall’avvio del girone di ritorno recuperando le posizioni perdute in un claudicante girone di andata. Ma, tagliato il lungo Jefferson, ripreso Sutton (tra i protagonisti della scorsa stagione) ed inserita l’ala Marble, Trento ha ritrovato l’equilibrio e la compattezza difensiva lo dimostra. E poi l’Orlandina ha quel tabù da sfatare: con Trento, in A, non ha mai vinto, né in casa e né fuori. Di contro Maurizio Buscaglia, pur sapendo la forza della propria squadra, guarda con grande attenzione ai 40′ odierni. «La trasferta di Capo d’Orlando-ha detto il coach bianconero in sede di presentazione -ci vedrà di scena su un campo difficile, contro una squadra che ha perso in casa solo la prima contro Milano. La Betaland d’altronde è la sorpresa di questo campionato, almeno in termini di risultati, anche se il fatto che a Capo d’Orlando si stia lavorando benissimo non è una sorpresa, specie per chi come noi ha avuto modo di imparare in tanti anni di confronti quanto sia strutturata questa società. È anche per questo che, dopo una prima parte di campionato con degli alti e bassi, per noi significa molto poter andare a Capo d’Orlando a giocarci l’aggancio in classifica. Un obiettivo che potremo raggiungere solo se riusciremo a dare continuità a quanto fatto nelle ultime settimane, imponendo la nostra pallacanestro agli avversari». Coach Di Carlo potrebbe dare qualche minuto a Nicevic che torna dopo quattro mesi Quali i punti di forza dell’Orlandina per Buscaglia? «La loro coralità, la grande capacità di passarsi il pallone, giocare d’assieme e cavalcare chi di volta in volta sia in giornata positiva. Una dote che è rimasta a questa squadra anche dopo la partenza di un giocatore come Fitipaldo e l’arrivo del giovane Ivanovic. Questo gruppo d’altronde mette assieme emergenti di grandi qualità – ha concluso Buscaglia – come i vari Stojanovic, Ivanovic, Laquintana, Perl, a giocatori di grande esperienza come Diener, Tepic o Archie». Riguardo alla formazione, se l’Orlandina potrebbe (è una mera possibilità) dare qualche minuto a Nicevic dopo quattro mesi, Trento recupera Lighty che, però, non dovrebbe essere impiegato. Coach Di Carlo dovrebbe affidarsi al consueto “starting five” delle ultime giornate con Ivanovic, Diener, Stojanovic, Archie e Delas. Alle spalle Laquintana (che ormai rimarrà a Capo d’Orlando dopo che sembrava ad un passo da Brescia), Perl, Tepic elannuzzi. Ci sarà poco tempo per rifiatare. Da domattina sarà tempo di pensare alla Coppa Italia.