Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Trento si conferma la bestia nera dell’Orlandina. Con il solito sistema visto nelle ultime 4 stagioni: un’asfissiante difesa e i tiri giusti trovati nell’infuocato finale. Coach Buscaglia mette a frutto il piano partita e interrompe la serie d’oro interna di Capo d’Orlando che si ferma a 8 gare e 4 mesi di imbattibilità. Bastano alcuni numeri per evidenziare di come la Betaland, già schiacciata dal basso punteggio (come voleva l’avversario), non sia riuscita a sbrogliare una matassa ingarbugliata sin dalla palla a due : appena 60 di valutazione, solo 7 assist smazzati, per non dire delle percentuali in attacco (56% da due, 18% da tre con 4 triple realizzate su 22 tentate). Per i singoli massima guardia su Diener, disinnescato dai continui raddoppi con appena sei tiri tentati dal leader biancazzurro, che non poteva fare altrimenti davanti alla forza fisica dell’avversario che, globalmente, ha sporcato tutti i palloni e le linee di passaggio e costretto l’Orlandina a perdere 18 palloni. Eppure i biancazzurri erano riusciti a risalire dal -14 sprecando il tiro del sorpasso ma Trento ne aveva di più anche a livello fisico e mentale pur avendo perso il play Craft a metà ultimo quarto.
Cronaca. Avvio equilibrato, si accende subito Ivanovic (5 punti in fila) ma Trento risponde con il gioco in area (7-6 a 704″, 9-8a5’39”). A 4’17” contestazione del pubblico quando viene fischiato un tecnico ad Archie per proteste dopo avere subito un evidente fallo da Hogue: tripla dello stesso Hogue sul possesso per il primo vantaggio ospite (11-13 a 3’51”). Tripla di Archie per il sorpasso, sarà l’ultimo vantaggio dei locali (15-13 a 3’10”). Negli ultimi 2′ Trento trova una buona difesa e alla prima sirena conduce 15-17. Trento gioca duro in difesa e trova il contropiede finalizzato da Forray: 18-24 a 7’57” e minuto chiesto da Di Carlo. Dopo oltre 3′ in bianco, Archie sblocca la Betaland dalla lunetta ma Trento contiene l’attacco dell’Orlandina con la sua “retroguardia” che impedisce di giocare e tiene lo scarto: 26-33 con Marble a 2’51” e, poco dopo, massimo vantaggio (+9) con Craft. Ivanovic piazza la tripla a fil di sirena: 33-37 all’intervallo lungo (2/13 da tre per l’Orlandina nel primo tempo). Immediato 4-0 di Trento in avvio di terzo quarto, l’Orlandina fatica in attacco e permette all’Aquila bianconera il vantaggio in doppia cifra con la penetrazione di Craft: 35-47 a 5’59”. La schiacciata del +14 di Sutton con tanto di urlo viene punito con un tecnico e una tripla di Archie serve a surriscaldare il palazzo (39-49 a 4’55”). Betaland più gagliarda in difesa e falli a favore in un’autentica battaglia: Ivanovic dalla lunetta riduce lo scarto: a 3’35” 44-49 (9-2 in meno di 3′). Trento non trova più il canestro mentre Ivanovic, aiutato dalla dea bendata, centra il 2+1 e a 2’09” gara riaperta (47-49). Una tripla di Flaccadori dall’angolo rianima gli ospiti, ultimo possesso sprecato dall’Orlandina: 49-55 al 30′. Ultimo tempo col quarto fallo di Craft (sfondo su Ivanovic) e Diener trova il primo spazio per colpire col tiro pesante (sarà la sua unica bomba): 54-57 a 7’45”. Quarto fallo anche per Ivanovic, e tripla di Forray replicata da Craft. Trento scappa di nuovo: 56-63. Laquintana recupera una palla e concretizza a canestro (60-63), Di Carlo abbassa il quintetto (fuori Delas, Tepic da “4” con Archie centro) ed esce fuori Craft: tecnico per simulazione a 4’29”. Diener manca la tripla del sorpasso, Forray piazza il 61-65 a 3′. Trento risistema la difesa e una tripla piedi a terra di Baldi Rossi risulta quella staffa: 61-68 a 2’18”. Non si segna per oltre 1′ e il gioco di Trento sembra fatto, sigillato da uno schiaccione di Sutton.
Le pagelle
Ivanovic 6,5 Si carica di falli ma è quello che cerca di dare la scossa e inventare qualcosa in una serata dove l’attacco è stoppato dalla difesa ospite. In doppia cifra con 16 di valutazione, il migliore della Betaland.
Diener 6 Suda, prende 7 rimbalzi ma non può fare miracoli dove serviva: appena sei tiri tentati, una tripla realizzata, sotto il torchio della difesa bianconera che non l’ha mai mollato.
Stojanovic 5,5 Alla lunga vuole strafare e si spegne malgrado un buon primo tempo. Troppi uno contro uno senza costrutto.
Archie 6 Subisce 7 falli, va in doppia cifra ma perde 5 palloni e si vede che non è ancora al massimo. Non era lucido nel finale quando ha sbagliato qualche tiro aperto.
Delas 6 Seppur a sprazzi fa vedere la sua classe con movimenti al bacio. Trento gli prende le misure nella ripresa e il croato cala chiudendo con 8 punti e 6 rimbalzi.
Laquintana 6 Si sbatte dappertutto, trova qualche guizzo importante e un canestro incredibile del -3 nell’ultimo quarto. Di più non poteva fare.
Tepic 5,5 Era lecito attendersi qualcosa di più in attacco, proprio nella serata difficile per i tiratori. Solo 21′ sul parquet, 2 di valutazione, -10 di plus/minus.
lannuzzi 5 Di Carlo ha capito che non fosse la gara giusta per il lungo irpino (1/5 dal campo, 2 rimbalzi,-5 di valutazione) e lo impiega appena 9′ e spiccioli. Perl s.v. In poco meno di 3′ sporca il tabellino solo con un rimbalzo e un fallo subito. Troppo leggero in mezzo alla battaglia.
Di Carlo (all.) 6 Nella stagione dei miracoli non riesce a scardinare la matassa Trento. Ci stava riuscendo con la zona del terzo quarto ma sino a quando Flaccadori non l’ha bucata. La gestione dei cambi è stata quella consequenziale alla partita.