Riccardo Belelli – Gazzetta di Reggio
Capo d’Orlando è l’ospite a sorpresa della festa chiamata Final Eight. I siciliani nano disputato un ottimo girone d’andata arrivando addirittura al quinto posto quando si pensava avrebbe lottato per la salvezza. Tanti i meriti della coppia in panchina formata da Gennaro Di Carlo e dal vice Flavio Fioretti, ex Pallacanestro Reggiana, che hanno davvero tirato fuori il meglio dai propri atleti. Il budget non era certo milionario ma i due insieme al ds e gli addetti allo scouting sono riusciti a pescare in giro per il mondo giocatori che hanno voglia di mettersi in mostra e che stanno imparando dai più esperti come Drake Diener che ha ripreso a giocare ai suoi livelli diventando leader della squadra. Rispetto all’andata ci sarà una grossa novità, nella Betaland non ci sarà Bruno Fitipaldo, play sudamericano che aveva trascinato la squadra nella prima parti di stagione con una media di 15 punti e ben 7.5 assist a partita. Le sue prestazioni sono state notate e il club non ha potuto trattenerlo davanti alle offerte arrivate dal Galatasaray dove sta confermando le sue doti. Nonostante questo la squadra è ancora in piena zona playoff e ha trovato rapidamente nuovi equilibri. Dopo la sua partenza è arrivato Nikola Ivanovic che nelle prime 4 gare ha segnato quasi 16 punti di media con 4.3 assist. Si tratta di un 22enne nazionale montenegrino di buon talento che ha iniziato la stagione all’Aek Atene. Come detto ora il leader anche per esperienza è Drake Diener che è ritornato alla grande al basket giocato e colpisce da 3 con il 48%. A completare lo starting five degli esterni troviamo il giovane talento serbo Vojislav Stojanovic strappato alla Stella Rossa la scorsa stagione e che in Sicilia sta proseguendo la sua crescita sfruttando le grandi doti atletiche e tecniche che madre natura gli ha donato (8.8 punti di media). Trova molti minuti Antonio Iannuzzi in ala grande, un giocatore generoso con tiro nulla da 3 ma capace di segnare 8.5 punti con 4 .3 rimbalzi di media. Sotto canestro troviamo Mario Dellas, centro croato da 10.9 punti e 5.2 rimbalzi a chiudere il quintetto. Dalla panchina arrivano alcune soluzioni interessanti a partire da Dominique Archie, giocatore dinamico capace di inventare e concludere (12.7 punti col 40% da 3). È utilissimo anche a rimbalzo (5.8) così come Milenko Tepic, ala di 202 cm che ne prende 5.5 a partita e può colpire dall’arco oltre ad essere mortifero dalla lunetta. Infine Tommaso Laquintana (6.2 punti in 18.4 minuti), giovane ala che insieme all’emergente guardia ungherese Perl Zoltan (4.7 punti in 15.3 minuti) riesce a dare respiro ai titolari senza creare squilibri.