Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Presente e futuro. L’Orlandina, dopo l’emozionante partecipazione alla Final Eight, ha ripreso a lavorare sin dallo scorso weekend. In ballo c’è la volata playoff mentre il presidente Sindoni ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. In mezzo la vicenda del palasport, da non sottovalutare, se le ambizioni ed i risultati dell’Orlandina continueranno a essere brillanti. Dal punto di vista sportivo, che in questo momento è l’aspetto preminente, la Betaland ha un calendario in salita anche se la squadra, spesso e volentieri, si è saputa esaltare nelle difficoltà. Restano undici partite da giocare per arrivare alla conclusione della regular season, si comincerà domenica, sul neutro di Desio (ore 17,30), contro una Cantù assetata di punti e vogliosa di risalire la china dopo due terzi di cammino che non hanno incarnato la storia e le ambizioni deibrianzoli. Quindi, l’Orlandina riceverà il 5 marzo (in anticipo su Sky Sport a mezzogiorno) la matricola Brescia, la cui forza si è vista in Coppa Italia, battendo Venezia e arrendendosi solo nel finale nella semifinale contro Sassari. Le successive partite (Cremona fuori, Caserta al “PalaFantozzi” e Varese a “Masnago”), saranno probabilmente decisive per la qualificazione ai playoff dei biancazzurri. Chiaramente si guarda ad una partita alla volta e, in questo senso, l’attenzione è rivolta al canturini. Fa inoltre discutere, e non solo a Capo d’Orlando, la decisione , ormai certa, della Fip sui playoff che, dalla prossima stagione, dovranno disputarsi in impianti da almeno 5000 posti. Il direttore generale Venza sull’argomento ha detto: «È una situazione che preoccupa tanto e credo non solo noi. Per esempio una big come Venezia gioca al “Taliercio” di Mestre che è appena più capiente del nostro impianto. In Sicilia, fra l’altro, non esistono palasport già adeguati con una tale capienza, la città più vicina è Reggio Calabria ma non è nostra intenzione andare a giocare fuori sede». Il problema presto passerà nelle mani del sindaco Franco Ingrilli che dovrà individuare un’area destinata alla costruzione di una nuova struttura per la quale dovranno essere trovati i necessari finanziamenti. La questione è pressante poiché anche il prossimo anno l’Orlandina potrebbe essere coinvolta nella lotta per i playoff con il rischio di non poterli giocare in casa. E il discorso sul nuovo palasport è proporzionale all’annuncio del presidente Sindoni che – sempre sulla Gazzetta del Sud – ha auspicato un maggiore interesse del territorio verso questa realtà. Il pericolo concreto e di dover adottare drastiche decisioni per il futuro.