Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
Il nuovo stop di Nicevic, che quando era pronto al rientro dopo il lungo stop è stato fermato da un problema muscolare, non poteva non essere uno dei temi della conferenza stampa che il tecnico dell’Orlandina Gennaro Di Carlo ha tenuto in vista della sfida di domani in trasferta contro Cantù. «È accaduto – ha spiegato il coach-perché Sandro, un grande uomo ed un grande capitano, in questi giorni ha lavorato con foga ed entusiasmo tipiche di un ragazzo di 20 anni. Ma noi lo porteremo lo stesso a Desio, lui è un simbolo e lo aspettiamo a braccia aperte». La sfida contro la Red October Cantù è particolarmente insidiosa. «In settimana-dice il tecnico dell’Orlandina – Callahan ha parlato di una occasione, per loro, per vendicare il -43 subito all’andata. Sarà questa la fotografia della gara per illustrare l’atteggiamento che Cantù avrà contro di noi. Sarà una partita dura, contro una squadra formata da giocatori esperti che cercheranno di metterci sotto anche dal punto di vista caratteriale visto, appunto, anche il risultato dell’andata che un po’ a loro li punge. Noi andiamo dritti per la nostra strada. Restano da giocare undici partite e cercheremo di restare tra le prime otto per andare ai playoff. Vogliamo vincere per metterci alle spalle la sconfitta con Trento. Con grandi sacrifici siamo in una posizione di tutto rispetto e lavoreremo sino in fondo per centrare l’obiettivo che sapere tutti qual è». Influirà la sconfitta con Reggio Emilia in Coppa Italia? «Al contrario. Abbiamo confermato di essere un gruppo in crescita. Rifarei la decisione di fare fallo su Della Valle perché il mio timore era quello che se la palla, a 4 o 3 secondi dalla fine, finiva tra le mani di Kaukenas e subivamo il canestro, morivamo con il cerino in mano con solo qualche secondo per impostare l’azione di replica. Se guardate bene alla gestione delle nostre gare, a me piace cercare l’ultimo tiro costruendo l’azione. Quando si perde c’è sempre qualcosa che non va, serve da esperienza. Porto a supporto i risultati che abbiamo conquistato e dobbiamo continuare a credere in quello che facciamo. La nostra unità non deve essere scalfita, mi riferisco a società, staff tecnico, squadra e ambiente. Ripartiamo con una situazione simile come nel gennaio dello scorso armo: allora dovevamo salvarci, stavolta vogliamo i playoff». Mario Delas, in sala stampa con Di Carlo, è di poche parole. «Dopo la gara con Reggio Emilia – ha detto – con il coach abbiamo visto il video e lui ci ha spiegato dove migliorare per non ripetere gli stessi errori. Con Cantù sarà una gara difficile. JaJuan Johnson da tenere d’occhio? Certamente ma non stiamo preparando niente di speciale, abbiamo studiato i suoi pregi e difetti e cercheremo di limitarlo».
Nuovo arrivo. L’Orlandina prende un altro giovane. Si tratta di Andrea Donda, 18 anni da compiere ad agosto. È stato deciso il doppio tesseramento e potrà giocare con la Nuova Agatirno in Serie C. Ala-centro di 210 centimetri per 101 kg, è considerato uno dei migliori prospetti della sua generazione. Prodotto del vivaio dellaAzzurraTrieste, Donda già nel 2015 si è affacciato al campionato di A2 con la Pallacanestro Trieste e ha preso parte al campionato giovanile Under 18 Eccellenza. Ha iniziato questa stagione negli Usa con la Monsignor Scanlan High School di New York.