Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO. Riparte da Cantù oggi dalle 17.30 la caccia play-off della Betaland (settima con 20 punti dopo 19 turni) che sul parquet lombardo ha vinto una sola volta in 5 tentativi in A ed è attesa al varco da un avversario che, quart’ultimo a quota 14, all’andata venne umiliato 96-53 lo scorso 30 ottobre, ko più pesante nella gloriosa storia canturina tanto da scatenare la civile contestazione dei pochi tifosi giunti allora a Capo d’Orlando. Dirigeranno Lanzarini e Vicino, presenti anche all’andata, più Caiazza. «So che ci aspettano – commenta coach Gennaro Di Carlo – per vendicare il meno 43 dell’andata. L’atteggiamento che loro avranno contro di noi partorirà sicuramente una gara agonisticamente dura perchè cercheranno in tutti i modi di metterci sotto. Ma noi andiamo dritti per la nostra strada, provando di rimanere nelle prime otto. E la trasferta di Cantù è una bellissima occasione per riprendere la marcia play-off in un ultimo terzo di regular season dove sicuramente ci sarà da combattere. La gara di Rimini in Coppa Italia persa in volata contro Reggio Emilia ha alimentato in noi la consapevolezza che c’è una squadra in crescita, che deve solo limare alcuni aspetti per centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati fin dal ko di Caserta due mesi fa. Non ero visionario allora, non lo sono ora che vedo la squadra ogni giorno».
Nella consueta conferenza stampa del venerdì non si poteva non andare alla decisione del coach di far commettere fallo su Della Valle che a 9″ dalla sirena ha poi trasformato i liberi del successo emiliano. «Vi racconto un aneddoto – attacca Di Carlo – e riguarda il mitico Elio Pentassuglia che quando allenava a Napoli la Partenope fece due scelte opposte nei finali di partita in poche settimane subendo sempre le critiche del giornalista del Mattino (si trattava di Lello Barbuto, ndc). Al terzo tentativo (allora si poteva rinunciare a tirare e tenere la palla per far scorrere il tempo, ndc) andò da lui a chiedere a voce alta cosa avrebbe dovuto fare. Ebbene io rifarei la stessa scelta perché ero sicuro che la palla sarebbe arrivata a Kaukenas nel finale ed in caso di fallo avrebbe avuto comunque i liberi del successo. Tendenzialmente preferisco finire con la palla in mano e la storia dei miei 13 mesi come capo allenatore a Capo d’Orlando lo dimostra. Abbiamo 11 finali per i play-off e se remiamo tutti verso la stessa direzione possiamo tagliare il traguardo». Insieme ai bagagli oggi verso Cantù la Betaland avrà sempre Sandro Nicevic, per la 19° volta capitano non giocatore poiché gli esami strumentali cui è stato sottoposto in settimana hanno evidenziato un risentimento muscolare al semitendinoso della coscia destra. Sotto i tabelloni, con Tepic ed Archie non ancora al top, ci sarà Iannuzzi come primo rincalzo e Mario Delas nello starting five a contrastare Jajuan Johnson, il giocatore più in forma del momento.
Ieri la Betaland ha annunciato l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti sportivi dell’atleta Andrea Donda, classe 1999, triestino di 210 cm. Il giovane cestista è stato aggregato da subito alla prima squadra e prenderà parte in doppio tesseramento con la Nuova Agatirno al campionato di Serie C Silver dopo aver iniziato la stagione in corso negli Stati Uniti nella Monsignor Scanlan High School.