Giuseppe Lazzaro – Gazzetta del Sud
CAPO D’ORLANDO. Dopo due settimane torna il campionato di Serie A, che arriva a due terzi di cammino, con l’Orlandina attesa dalla impegnativa trasferta di Desio (palla a due alle 17,30, diretta su Antenna del Mediterraneo) contro Cantù che vuole vendicare il -43 subito all’andata e riprendere quota in una classifica non pari alle ambizioni dei brianzoli che distano -6 da Capo d’Orlando. Quattro mesi fa, al “Pala Fantozzi”, il lituano Kiril Bolshakov era l’assistente del “totem” Kurtinaitis ma, dopo l’allontanamento di quest’ultimo, è stato promosso a capo della panchina. «La Betaland – ha detto Bolshakov in sede di presentazione – è sicuramente la formazione meglio costruita di questo campionato. Pur non avendo un budget infinito, i siciliani sono stati bravi a creare un roster completo con degli incastri perfetti tra i giocatori. Hanno sostituito Fitipaldo, che era uno dei più forti play del campionato, con Ivanovic, che è assolutamente adatto al loro team. Hanno un giovane interessantissimo come Stojanovic, elementi esperti come Diener, Tepic e Delas e un ottimo giocatore nel numero “4” come Archie. Questo per noi rappresenta un’insidia particolare perché si tratta del ruolo in cui soffriamo maggiormente e lo dimostrano le prestazioni di Jones e Savanovic nelle ultime due giornate (contro Pesaro e Sassari ndc). Dipenderà quindi molto da che tipo di partita farà Pat Calathes. Un’altra chiave sarà la difesa dei nostri esterni. Capo d’Orlando tira con il 37% da tre, una percentuale sicuramente alta, ed è davvero pericolosa in transizione. Limitare queste loro armi potrà essere decisivo”. La chiave tattica. «Dovremo avere un grande equilibrio in difesa e, soprattutto, tentare di fermare la loro transizione perché la Betaland è una formazione che realizza tanti punti in contropiede. I siciliani hanno un’ottima chimica di squadra e questo è emerso anche nella sconfitta nei quarti di finale di Coppa Italia contro Reggio Emilia, occasione in cui secondo me l’Orlandina ha mostrato una bellissima pallacanestro». E poi il ricordo del match d’andata, una delle pagine più buie della gloriosa storia della Pallacanestro Cantù. «Ci sono degli eventi o dei momenti che nella vita si vogliono sempre ricordare ed altri che invece è meglio dimenticarsi. È chiaro che la partita di andata è da annoverare nella seconda categoria. Abbiamo subito tantissimo la loro velocità, eravamo sempre in ritardo di un secondo in ogni situazione e non siamo mai riusciti a fermare la loro transizione. Giocavamo in trasferta e questo fu un altro fattore negativo. Nel secondo tempo la nostra scelta era stata quella di giocare con un quintetto piccolo con Darden da numero “4” e questo aveva dato comunque dei frutti a livello di fluidità offensiva. Per questo-ha concluso Bolshakov – potrebbe essere una mossa da riproporre stasera».
L’Orlandina è arrivata ieri in Lombardia. Convocato anche capitan Nicevic, non ancora disponibile dopo il nuovo infortunio. Ambizioso traguardo per Drake Diener che, se realizzerà almeno due triple, raggiungerà quota 600 in Serie A nella specialità.