Claudio Argiri – Giornale di Sicilia
CAPO D’ORLANDO. Betaland-Brescia è la sfida chiave per la zona play-off della sesta giornata di ritorno di serie A e rischia piacevolmente di essere quella che regala il virtuale lasciapassare ai paladini per la seconda post season della loro storia nelle sei stagioni ai vertici.
«Dopo il successo su Cantù abbiamo scritto anche la lettera a dopo la pl – commenta David Sussi, assistente di coach Di Carlo – ed è chiaro che se dovessimo battere i lombardi almeno la y si aggiungerebbe perché andremmo 2-0 contro di loro e, soprattutto, con 4 lunghezze di vantaggio».
Ottava in classifica con 20 punti e proveniente dalla vittoria casalinga contro Avellino, infatti, la Leonessa Brescia è reduce da un mese di febbraio molto positivo. La squadra allenata da coach Diana è stata protagonista anche alle ultime Final Eight, fermata da Sassari in semifinale dopo aver vinto uno storico quarto di finale contro Venezia.
Quello di oggi a mezzogiorno si annuncia, quindi, un match avvincente con una Betaland Capo d’Orlando che sul parquet amico ha costruito le sue fortune vincendo otto gare di fila in mezzo agli stop con Milano e Trento, arrivando ad occupare la meritata quarta posizione ex-aequo con 22 punti. Il team allenato da Diana (vicino all’esonero dopo il ko 89-90 dell’andata ed invece saggiamente tenuto dalla matricola) è una squadra d’esperienza, con all’interno giocatori importanti e con tanta esperienza come David Moss, che in carriera ha vinto 2 Scudetti, 1 Super-coppa Italiana e 1 Coppa Italia. La Leonessa è «gestita» da Luca Vitali, miglior assistman del campionato (viaggia a 7.4 assist di media), e Marcus Landry, miglior marcatore della Serie A con 20.5 punti a gara e pane per i denti di Stojanovic o dello stesso Archie in difesa.
«Sarà una partita difficile contro un avversario ostico – ha detto coach Gennaro Di Carlo -, una squadra che gioca un’ottima pallacanestro. Brescia è una squadra in fiducia che verrà a Capo giocandosi tanto. Ho sentito qualcuno che ha detto che Brescia non ha nulla da perdere, ma non sono d’accordo. Perdendo andrebbero sotto nello scontro diretto, quindi verranno qui per ribaltare il risultato. Sarà una partita molto bella tra due squadre che giocano a ritmi alti e si giocherà a viso aperto. Affronteremo una squadra rognosa, ma ci faremo trovare pronti. A Cantù abbiamo vinto, non stravolgendo tutto rispetto alle due sconfitte precedenti, ma facendo bene quello che nelle settimane precedenti c’era riuscito male. Noi chiaramente abbiamo imparato molto da quella partita e siamo riusciti ad essere più aggressivi in determinate situazioni, probabilmente lo farà anche Brescia, ma noi siamo preparati. Questa partita va affrontata come abbiamo affrontato le altre, non credo che le vada dato un valore speciale, in settimana abbiamo fatto allenamenti per migliorare la qualità del nostro gioco. Dobbiamo affrontare tutti alla pari, con-vinti di avere delle qualità e provando a farle valere sugli avversari». Il playmaker montenegrino Nikola Ivanovic è consapevole delle responsabilità affidategli dal tecnico e della rilevanza dell’incontro. «Da quando sono arrivato ho cercato di adattarmi piano piano al sistema di gioco della squadra e al tipo di pallacanestro che si gioca nel campionato italiano. L’Italia è una Lega speciale, non sai mai cosa può succedere in partita. Non ci sono vittorie sicure, né sconfitte sicure. Devi essere sempre concentrato. Sono contento di essere qui, le mie aspettative si sono confermate e ora siamo in settima posizione e pensiamo di poter ancora migliorare. Prima di ogni partita c’è sempre un po’ di pressione, ma ognuno di noi conosce l’importanza di questa sfida con Brescia. Potremmo creare una piccola linea di separazione in classifica vincendo, il coach ce l’ha detto ad inizio settimana e noi tutti ne siamo coscienti»